PERUGIA - “Quella di oggi è stata una straordinaria giornata dedicata alla riflessione, al dialogo e alla preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. Di questo il mondo, oggi, ha un immenso bisogno”. È quanto dichiara la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Ognuno di noi – sottolinea - ha potuto vivere lo ‘spirito di Assisi’ così come lo immaginò papa Giovanni Paolo II, quando nel 1986 riunì i 124 rappresentanti di tutte le religioni della terra. Con umiltà e semplicità, come era umile e semplice Francesco d’Assisi, dopo venticinque anni sono tornati a riunirsi i rappresentanti di ogni credo, e per la prima volta anche con gli atei, più che per legittimare un ‘dialogo tra le religioni’, per animare l’incontro tra le culture nate dalle religioni e da una condivisibile modernità”.

“In questa giornata – afferma la Presidente - ho avvertito l’orgoglio di aver ospitato questo evento, ma soprattutto la responsabilità di chi è chiamato a governare una terra simbolo ormai universale di pace e dialogo, verso la quale guardano con grande speranza e aspettative milioni di persone”.

“Mi ha particolarmente colpita l’intervento del Papa – afferma inoltre -, soprattutto il suo richiamo all’impegno, da parte di ogni fede religiosa, e in primo luogo della Chiesa cattolica, a lavorare ed operare per l’affermazione della pace nel mondo, così come ho condiviso il suo sottolineare la necessità di un impegno comune in direzione della promozione del dialogo e della costruzione di una pacifica convivenza tra tutti i popoli”.
La presidente Marini ricorda i cambiamenti avvenuti dalla prima giornata per la pace e il dialogo del 1986 a oggi: “Venticinque anni fa il Muro di Berlino non era ancora crollato, si era in piena ‘guerra fredda’ e nessuno immaginava il disfacimento dell’impero sovietico; come pure quel processo chiamato globalizzazione, nonché il concretizzarsi del terrorismo internazionale culminato nei terribili fatti dell’11 settembre 2001, dando inizio a quello che è stato definito da alcuni lo ‘scontro tra civiltà’, e troppo presto trasformato in uno scontro tra religioni. Uno scontro che, se guardiamo ai recenti avvenimenti in Africa, è sempre latente e pronto ad esplodere”.

“I drammatici avvenimenti internazionali – rileva -, la violenza delle guerre e del terrorismo, la crisi economica globale che fa emergere nuove povertà, maggiore disagio sociale, aumentando le tensioni tra le persone e i popoli, rendono ancora più attuale il messaggio di pace, di tolleranza reciproca, di rispetto e coesistenza delle culture e delle religioni, in una superiore e solidale visione dell’umanità, che trova in San Francesco una salda radice e un grande punto di riferimento ideale”.

“Come Presidente della Regione Umbria – prosegue -, non posso che ribadire l’orgoglio e la soddisfazione di accogliere tra di noi il Papa che ha scelto di venire qui, testimoniando con la sua presenza quanto lo spirito ed il pensiero francescano siano sempre importanti ed universali”.

“Sono certa di rappresentare il sentimento di ogni umbro – dice ancora – nell’affermare che la nostra terra è riconoscente a Papa Benedetto XVI per averci offerto questa nuova opportunità. Sempre nello ‘spirito di Assisi’, dopo 25 anni, attraverso Assisi e l’Umbria, il Pontefice, insieme ai rappresentanti religiosi e anche a non credenti, ha riproposto al mondo un universale messaggio di pace”.

“Vorrei infine ringraziare tutte le forze dell’ordine e il nostro sistema regionale di protezione civile – conclude la presidente Marini - per il grande lavoro di questa giornata, per assicurarne uno svolgimento sereno e in totale sicurezza”

 

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