"L'Inps - si legge in una nota dello Spi-Cgil e dell'Inca - ha bloccato la circolare numero 149 del 28.12.2011 che prevedeva che gli invalidi civili al 100%, per avere la pensione di invalidità, dovessero fare riferimento non più soltanto al reddito personale, ma anche a quello del coniuge. Il passo indietro è stato sicuramente un fatto positivo, giunto però dopo l'immediata presa di posizione e mobilitazione della Cgil e dello Spi, in quanto la decisione che intendeva assumere l'Inps avrebbe rappresentato un gravissimo atto di interpretazione unilaterale. Ora il ministro Fornero deve dare seguito agli impegni assunti nei giorni scorsi, unitamente all'Inps, per chiarire definitivamente la questione, affinché lo stesso problema non si ripresenti di nuovo in futuro, altrimenti la mobilitazione della Cgil riprenderà con maggiore vigore."

 

"Ma c'è un'altra criticità aperta - prosegue la nota dei due sindacati - sulla quale la Cgil nazionale ha già richiesto un incontro al presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. Essa riguarda il corretto accredito, da parte dell'Istituto, dei contributi degli iscritti alla gestione separata, in quanto giungono da varie parti, anche nella nostra regione, segnalazioni di lavoratori iscritti a tale gestione che lamentano una mancanza di contributi nel proprio estratto conto".

 

"Pertanto - conclude la nota - riteniamo che, anche in Umbria, dovrà essere fatta un'attenta verifica, per scongiurare quella che sarebbe una gravissima lesione dei diritti di questi lavoratori, già particolarmente fragili nella loro posizione contributiva. Per questo motivo, invitiamo i lavoratori interessati, iscritti alla gestione separata dell'Inps, a rivolgersi presso le sedi della Cgil in tutta l'Umbria, per avere informazioni e assistenza a riguardo".

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