Presso la Sala Fittaioli a Foligno si è tenuto l’incontro promosso dal centro sinistra di Foligno sul tema della gestione dei rifiuti sul nostro territorio.

L’evento - moderato dal giornalista Andrea Chioini – ha visto un’intensa partecipazione di pubblico.
In apertura Luciano Pizzoni ha sottolineato il valore ed il ruolo che ha la partecipazione con i cittadini. Lo studio dei dati e delle buone pratiche in termini di sostenibilità ambientale è di fondamentale importanza se combinato con le indicazioni degli operatori e dei cittadini stessi.
Tra i relatori, oltre ai rappresentati politici del centrosinistra cittadino, il confronto ha ospitato Daniela Riganelli di Legambiente Umbria, Alfonso Morelli di Alleanza Verdi Sinistra e già assessore all’ambiente del Comune di Narni  e  Bernardino Sperandio Sindaco di Trevi. Presente in sala il consigliere 5Stelle David Fantauzzi.
Grandi assenti il Presidente e l’amministratore delegato di Valle Umbria Servizi invitati a partecipare alla tavola rotonda che hanno deciso di non accettare l’invito.
Daniela Riganelli di Legambiente Umbria ha portato statistiche ed indicatori: a Foligno la raccolta differenziata negli ultimi 3 anni è peggiorata del 5% con il dato del III trimestre 2022 al  57% - decisamente lontano dal target regionale del 72,3 %.
Sono state illustrate buone pratiche anche locali che mostrano,  come una riorganizzazione efficiente del servizio verso un porta a porta spinto (con raccolta domiciliare  dell’umido) ed applicando la tariffa puntuale si può arrivare all’80% di differenziata. Con nuove tipologie di contenitori e moderni sistemi di tracciamento si può arrivare anche al 90%.
Dati oggettivi oggi molto lontani dalla realtà del territorio di Foligno. Realtà cittadina dove, oltre ad un peggioramento della differenziata e del servizio,  si è contemporaneamente avuto un aumento delle tariffe.
Alfonso Morelli ha riportato l’esperienza virtuosa del Comune di Narni sottolineando l’importanza di traghettare i territori verso quell’economia circolare che ci consente di recuperare materiali e preziose risorse.
Le scelte sono principalmente politiche – ha sottolineato Morelli – rivendicando con entusiasmo la logica “rifiuti zero” identificata come indirizzo politico per una economia veramente circolare. Strategia che ha portato Narni ad una differenziata al 78%. Un percorso fatto di informazione e coinvolgimento dei cittadini, di precisi calendari di ritiro, di agevolazioni delle tariffe, di costanza e coerenza nell’accompagnare il cambiamento, di varie iniziative grandi e piccole che indicano ai cittadini con assoluta nitidezza l’unica strada possibile: quella della sostenibilità ambientale.
Ottimi risultati seguiti oggi dal Comune di Trevi che ha raggiunto, con l’impegno della amministrazione, la quota di differenziata al 72,3%.
Il Sindaco di Trevi è intervenuto criticando la scarso dialogo offerto dai vertici di Valle Umbra Servizi che non si sono presentati neanche al Consiglio Comunale aperto di Trevi. Il Sindaco Sperandio ha sottolineato le carenze del piano industriale che, presentato da pochi mesi, prevedeva la realizzazione della fabbrica dei materiali e sulla quale ad oggi non si vedono programmazioni reali. E, con preoccupazione, il Sindaco Sperandio ha abbinato a questa mancanza di prospettive l’ulteriore incremento delle tariffe che il piano economico finanziario di VUS prevede al 36% in quattro anni.
Preoccupazioni condivise dagli interventi dei rappresentanti della politica cittadina:
Mario Gammarota (Foligno2030) ha ripercorso le varie tappe della attività istituzionale e cittadina in questi tre anni e mezzo dopo che l’amministrazione Zuccarini ha voluto lo spoil system con il cambio al vertice di Valle Umbria Servizi. Ha sottolineato gli scarsissimi risultati, la latitanza nella comunicazione, le carenze nella informazione, la mancanza di direzione e coinvolgimento dell’assessorato all’ambiente. Dalla minoranza di centrosinistra lo stimolo è stato continuo - recentemente è stata presentata una interrogazione sul centro di riuso – finanziato nel 2016,  annunciato nel 2020 da questa amministrazione di destra e non ancora attivato.  
E proprio sull’impegno della sinistra unita è intervenuto Stefano Mingarelli (Foligno in Comune): l’intero centrosinistra unito deve prendersi sulle spalle il problema e lottare per il recupero di efficienza del servizio che deve restare assolutamente pubblico. Quando la giunta Zuccarini, appena insediata nel 2019, ha di fatto revocato il CdA di VUS assumendosi la responsabilità politica del cambiamento le aspettative erano quelle di vedere migliori servizi a tariffe contenute – i cittadini hanno di fronte oggi risultati che rappresentano l’esatto opposto.
E sul disorientamento indotto sugli utenti è intervenuto Elia Sigismondi (Partito Democratico). La raccolta differenziata si fa insieme ai cittadini – è la politica e il gestore che hanno il dovere di accompagnare il percorso. Ed i cittadini sono complessivamente ben disposti – ne sono testimonianza le isole ecologiche frequentate sempre con assiduità. Ma quando il calendario della differenziata è costruito in questo modo, con questa approssimazione, come una pura operazione algebrica, si da un messaggio di deresponsabilizzazione che non aiuta i cittadini. Il porta a porta non deve trasformarsi in un disagio per gli utenti e per questo il numero dei ritiri deve essere adeguato e puntuale, pena il crescente numero di abbandoni.
La serata si è poi arricchita con alcuni interventi di proposta dal pubblico con suggerimenti per il recupero dei metalli, per l’identificazione con etichettatura dei sacchetti, per l’attivazione concreta di un servizio di segnalazioni celere e reattivo.

Proposte intersecate alle tante voci di protesta per un servizio che è peggiorato su tre livelli – la gestione della differenziata casalinga a causa di ritiri meno frequenti e meno puntuali, la pulizia dei quartieri e della città, l’esempio della scarsa attenzione all’ambiente e scarso rigore che alla fine è diseducativo per tutti.
 

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