Fabio Gatti, perugino doc e doppio ex dell’incontro di sabato tra Perugia e Vicenza, analizza il momento delle due squadre che arrivano alla gara del prossimo turno con stati d’animo contrastanti. L’ex centrocampista umbro, che è nato calcisticamente con la maglia della sua città e con la quale ha disputato 96 gare, ha vestito nel 2010 anche la maglia dei veneti e attualmente ricopre un ruolo di collaborazione con l’area tecnica di Sean Sogliano, direttore sportivo dell’Hellas Verona e suo ex compagno ai tempi del grifo.
 
Gatti, questo inizio di campionato del grifo l’ha sorpresa?
"Si, ma non troppo. Tre vittorie contro squadre così blasonate sono un traguardo importante ma c’è da dire che Perugia è una gran bella realtà dove tutti, dai giocatori, allo staff tecnico, fino ai dirigenti, parlano la stessa lingua".
 
Vedendo l’attuale momento delle due squadre il pronostico per la gara di sabato appare scontato?
"Sembrerebbe la classica partita da 1 fisso, ma nel calcio non c’è niente di scontato. In serie B tutte le gare sono difficili e poi il Vicenza proverà a fare risultato non avendo niente da perdere. Certo che se il grifo gioca come ha giocato finora per i veneti ci son poche speranze".
 
Grifo che automaticamente diventa candidato alla massima serie?
"Bisogna ragionare partita dopo partita, poi se in primavera il Perugia sarà ancora tra le prime posizioni e avrà ancora “birra in corpo” sognare sarà lecito".
 
Il campionato cadetto è così logorante come si dice?
"Io l’ho giocato e l’ho vinto con il Napoli. È stato un campionato lunghissimo in cui però c’erano squadre di spessore come la Juventus, il Genoa, il Bologna, il Mantova e il Piacenza, tanto per citarne alcune. Ora il livello si è abbassato e inoltre quelle più forti stentano tutte".
 
Cosa le piace di questo Perugia?
C"entrocampo e attacco sono molto forti. Falcinelli è il miglior acquisto in assoluto e son felice che il grifo abbia scelto lui. Altre società avrebbero privilegiato attaccanti già affermati invece lui può fare la differenza. Poi collaborando con Sean Sogliano (ds dell’Hellas Verona, ndr) spero che anche Rabusic possa esplodere. Qua a Verona credono molto in lui".
 
E lei che ricordi ha delle due esperienze, quella di Perugia e quella in Veneto?
"Perugia è la mia culla. Oltre ad esserci nato è li che son diventato calciatore e perciò fa parte di me. A Vicenza son stato poco ma mi son trovato bene sia con l’ambiente che con l’allenatore Rolando Maran".

Federico Ricci 

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