E' stata avvertita attorno alle ore 3.30 particolarmente al confine fra Lazio e Umbria. La scossa, che è stata avvertita chiaramente anche a Roma e in tutto il Centro Italia. è durata parecchi secondi, ancora non si segnalano danni. Convocato immediatamente il comitato operativo della Protezione Civile.

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La scossa, che è stata registrata alle ore 3,36, avrebbe avrebbe avuto un ipocentro a 4 km., quindi abbastanza in superfice, sui monti reatini nella zona di Amatrice.

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Forte allarme a Norcia dove la gente si è riversata in massa nelle strade dove si avverte insistente il suono delle sirene delle ambulanze. Si segnalano i primi crolli la cui entità non è stata ancora eccertata. Per alcuni minuti è venuta anche a mancare la corrente elettrica.

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Forte replica alle ore 4,34, la cui magnutude non è stata di 5.4 la durata della quale è stata inferiorealla prima. Lo sciame sismico aveva segnato in precedenza altre scosse di magnitute 3.9 e 3.1

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Danni alle struttre si segnalano anche nelle Marche, particolarmente nellae provincia di Ascoli Piceno ed Ancona. Confermato il crollo di alcuni edifici. Le macerie avrebbero impedito l'evaquazione degli abitanti.  Lo confermano i vigili del fuoco. Ad Ancona tante le chiamate ai centralini delle forze di polizia, ma finora non sono stati segnalati crolli.

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Crolli anche a Cetrana, in provincia di Rieti, e nel maceratese: delle persone sarebbero state bloccate nelle abitazioni, ma non si segnalano ancora feriti.

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Popolazione in strada a Norcia, dopo le forti scosse di stanotte nel Reatino. Secondo le prime informazioni, vsi ssrebbero verificati alcuni crolli parziali e crepe nei muri. Le verifiche da parte di vigili del fuoco, carabinieri e delle altre forze di polizia sono ancora in corso. Controlli anche nella zona di Cascia e nello spoletino.

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Amatrice non c'è più! Drammatico allarme a Rai3 del sindaco del centro del reatino la cui popolazione si sarebbe riversata in masa nel capo sportivo.

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Secondo la Protezione Civile La violenza delle  scosse è paragonabile a quella de L'aquila ma la zona colpita è meno densamente popolata. Crolli e macerie anche a Sperlonga.

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Marini: lesioni importanti di edifici a Norcia.

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Amatrice. Il sindaco: siamo al buio e c'è gente sotto le macerie. Le strade sono bloccate dalle materie, aiutateci.

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La Forte scossa di terremoto di  magnitudo 6,0, alle 3.38 del mattino ha avuto come epicentro ad Accumoli, in provincia di Rieti, a pochi chilometri, equidistante tra Norcia e Amatrice deve ha fatto forti danni.

L’allarme del sindaco di Amatrice Sergio Perozzi, secondo il quale "Il paese non c'è più. C'è gente sotto le macerie", è stato confermato dal responsabile della Croce Rossa locale, che conferma la tragica situazione: almeno un ponte sarebbe crollato, rendendo più lenti i primi soccorsi. Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutta l'area. L'ipocentro è stato a 4 km dalla superfice. La scossa è stata sentita, fortissima, anche a Roma.

Un'altra scossa di magnitudo 3.9 è seguita 5 minuti dopo a pochi chilometri di distanza più vicina a Norcia, dove sono registrati danni e ad Amatrice, con un ipocentro più in profondità, a 7 chilometri. Sono registrati numerosi crolli di edifici.

Altre tre scosse sono seguite successivamente. Si registrano forti danni a Castelluccio di Norcia. I viglili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Una frana è stata registrata sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso: lo conferma al telefono Luca Mazzoleni del rifugio Franchetti, appunto sul Gran Sasso.

Un'altra fortissima scossa si è sentita alle 4.34, più lunga, di entità di 5,4. Per ora il capo della Protezione Civile Alessandro Curcio parla di alcuni feriti, crolli e danni ad edifici. 
Il sisma è stato avvertito in tutto il centro Italia, in particolare anche a Roma dove molti palazzi hanno tremato per circa 20 secondi. La notizia si è diffusa rapidamente sui social.

E' intervenuto anche il premier Renzi che con un tweet, pochi minuti dopo la prima scossa, ha fatto sapere di essere in contatto con la protezione civile. Ora siamo tutti più tranquilli: si conta sul rapido invio di una portaerei carica di aiuti nelle zone colpite.
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Nelle Marche il sisma ha provocato crolli 'a macchia di leopardo' in tre province: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Secondo i vigili del fuoco di Ascoli Piceno, vi sarebbero dei feriti nella zona interna della provincia, in particolare nei Comuni di Arquata, Pretare Pescara del Tronto. Delle loro condizioni non si sa nulla, ma per il momento escludono decessi. I vigili del fuoco stanno inviando squadre di soccorso nelle zone più colpite. La Protezione civile delle Marche conferma le province dove si segnalano più danni sono Ascoli e Macerata.

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In Umbria numerose le chiamate ai vigili del fuoco, al momento non ci sono segnalazioni di danni gravi. Popolazione in strada anche a Norcia. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco per il forte terremoto avvertito anche nella città umbra. Lo ha detto all'ANSA padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l'intera comunità francescana. I frati e il capo restauratore Sergio Fusetti si sono subito nella Basilica superiore e in quella Inferiore per verificare la situazione. Al momento non risultano danni ma le verifiche proseguiranno nelle prossime ore.

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Segnalate due vttime ad Arquata del Trono nell'ascolano.La notizia non è stata confermata ufficialmente. I vigili del fuoco starebbero ancora scavando gra le macerie.

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In arrivo ad Amatrice i mezzi speciali della Protezione Civile.

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Sindaco Norcia: nessun ferito ma danni diffusi sul territorio

Ha ruotato "come nel terremoto del 1979" il pinnacolo della chiesa di San Benedetto, a Norcia, in seguito al sisma di questa notte. Lo ha detto all'ANSA il sindaco Nicola Alemanno, impegnato nelle verifiche sul territorio. Al momento non risultano problemi per le persone, ma i danni alle strutture sono gravi, compresi quelli alle strutture del gas. Assicurata l'assistenza dei turisti negli alberghi. Le scosse si stanno ripetendo.

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I carabinieri confermano due vittime a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata 
Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo.

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Sindaco L'Aquila: mettiamo a disposizione 250 alloggi per sfollati

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha messo a disposizione degli sfollati 250 alloggi del progetto Case, realizzati nel capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 2009. Il primo cittadino del capoluogo abruzzese è partito alla volta di Amatrice.

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D'Alfonso: "Infrastrutture viarie in abruzzo non risultano danneggiate"

"Infrastrutture viarie, opere d'arte e viadotti stradali in abruzzo non risultano (al momento) danneggiati dal movimento sismico di questa notte". Lo scrive su Facebook il presidente della regione Abruzzo, Luciano D'alfonso che aggiunge "in tutta la regione Abruzzo risulta in esercizio di fornitura la corrente elettrica in ogni comune".

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Gente in strada anche a Folihgno, dove è ancora forte il ricordo del sisdma del 1990.

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Si segnalano 4 morti anche ad Accumoli, la notizia deve essere confermata.

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Il sndaco di Accumoli conferma l'esistenza di morti, ma non precisa il numero.

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Protezione civile Marche: crolli a Ascoli, Fermo e Macerata

Nelle Marche il sisma ha provocato crolli 'a macchia di leopardo' in tre province: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Lo rende noto la Sala operativa unificata della Protezione civile, che raccoglie i dati dai Centri operativi comunali e delle Sale provinciali, tutti attivati.
I danni maggiori si registrano ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto (Ascoli), e ad Amandola (Fermo), dove è caduto un cornicione dell'ospedale Mogliano e Gualdo (Macerata).

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Sindaco di Accumoli: almeno un morto. Una famglia sotto le macerie. Due le case crollate.

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Amatrice. Sindaco: si sentono voci da sotto le macerie.

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Si aggrava il bilancio delle vittime: almeno 11 morti fra Amatrice ed Accumoli nel Lazio.

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