TERNI - Aveva gia' a suo tempo ipotizzato, la Forestale di Terni, che i furti di rottame accertati ai danni del centro finitura dell'Ast con l'indagine denominata "Acciaio d'oro" (al termine della quale erano state arrestate 6 persone nel febbraio scorso) non si limitassero a quelli scoperti nel corso dell'indagine: analizzando a fondo i documenti sequestrati, il Cfs ha scoperto che altri furti erano stati compiuti anche nel 2014, per un danno complessivo stimato in circa 300 mila euro.

Secondo gli agenti del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del comando provinciale di Terni del Cfs, mettendo in atto alcuni accorgimenti per sfuggire al sistema dei controlli da parte dell'Ast, la ditta che, per conto dell'azienda, trasportava lamierino in acciaio proveniente da uno stabilimento del frusinate, sarebbe riuscita a sottrarre 22 camion di rottame d'acciaio che pero' non sarebbero mai arrivati in acciaieria a Terni, ma sarebbero stati portati in un centro di rottamazione di Foligno per essere poi rivenduti. L'Ast, ignara di tutto questo, aveva comunque pagato al fornitore la merce, anche se mai entrata nello stabilimento. Per questo - riferisce oggi la Forestale di Terni - sono stati denunciati per associazione a delinquere e furto aggravato il titolare della ditta di trasporti in questione, gli autisti dei camion ed il titolare del centro di rottamazione (quest'ultimo anche per ricettazione). Nel gennaio 2015 la Forestale, accorgendosi di anomale movimentazioni di rottame, era intervenuta sequestrando un cumulo di circa 3.500 quintali di rottame e per questi fatti altre tre persone erano state denunciate per truffa e riciclaggio. In questi giorni il pubblico ministero titolare dell'indagine, Elisabetta Massini, ha disposto il dissequestro e la riconsegna del rottame in acciaio all'Ast.
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Sono otto le persone indagate dalla forestale di Terni nell'ambito del nuovo filone dell'inchiesta "Acciaio d'oro". Tre di questi indagati, in base a quanto si apprende, figuravano gia' nell'operazione del febbraio scorso.

Nell'indagine resa nota oggi non sono pero' coinvolti, a differenza del passato, dipendenti dell'acciaieria.
Gli accertamenti odierni - sottolineano gli investigatori del Cfs - riguardano fatti diversi da quelli emersi allora, avvenuti in un contesto e con modalita' differenti, senza alcuna connivenza da parte di personale dell'Ast. Quest'ultima sarebbe bstata completamente all'oscuro della sottrazione di materiale esa nota oggi dalla Forestale ternana. Anomalie, queste, emerse el gennaio scoso, anche attraverso i controlli piu' accurati
disposti dall'azienda.

Associazione a delinquere e furto ggravato le accuse contestate agli otto, alcuni dei quali evono anche rispondere, a vario titolo, di ricettazione, truffa riciclaggio. Gli investigatori non escludono che anche questa
seconda operazione possa avere degli sviluppi e portare al coinvolgimento di altre persone.

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