Fondi FAS all'Umbria/Gualdo e l'Appennino in crisi si impongano.Giunta non dorma

Lo sblocco definitivo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (già FAS, Fondo per le Aree Sottoutilizzate) destinate alla realizzazione del Programma Attuativo Regionale 2007-2013 ed attese da oltre due anni sono finalmente una buona notizia per l'Umbria e debbono costituire un'opportunità di rilancio per l'economia delle aree territoriali più critiche della nostra Regione.
In questo contesto, quel territorio appenninico così martoriato dalla più pesante crisi economica e sociale dal dopoguerra ad oggi non può che attendersi giovamento dalla disponibilità di queste risorse che sono fondamentali per ridare impulso ai programmi di sviluppo e all'avvio di nuovi interventi nella nostra Regione.
Vogliamo pertanto confidare che la Giunta Regionale dell'Umbria sappia garantire quel livello di attenzione che meritano le problematiche della nostra Città e del nostro territorio in cui la crisi economica e sociale si è accanita in maniera particolarmente virulenta e non si chiama solo Merloni, ma rischia di mettere in ginocchio l'intero reticolo produttivo locale delle piccole e medie imprese in tutti i settori e a repentaglio la tradizionale coesione sociale delle sue comunità.
Non si richiede certo di assecondare pulsioni e rivendicazioni di natura meramente campanilistica, ma di agire secondo una scala di priorità in cui la programmazione dei nuovi interventi resi oggi possibili da queste risorse non può non tenere conto delle difficoltà strutturali e delle opportunità di rilancio di quei territori che più di altri stanno risentendo della crisi, che più di altri hanno storicamente risentito della loro marginalità politica, economica e geografica e che meno di altri hanno potuto contare su diversi paracaduti sociali o su altri sbocchi occupazionali come possono essere quelli legati al pubblico impiego, sensibilmente maggiori in altre realtà dell'Umbria.
La possibilità per il nostro territorio di utilizzare al meglio ed in maniera mirata le risorse del FAS deve costituire una priorità proprio in un'ottica regionale, nella consapevolezza che tutta l'Umbria si trova in una congiuntura complessa, straordinariamente difficile e tale da metterne in forse la sua stessa sopravvivenza nella sua attuale fisionomia e natura istituzionale, politica, sociale e finanche culturale di comunità regionale, ma anche nella considerazione che la nostra Regione può superare questa fase così critica solo se tutte le sue realtà territoriali possano contare su livelli adeguati e simmetrici di attenzione e su interventi proporzionati alla misura e alla diversità delle problematiche.
L'attenzione alle esigenze attuali della nostra realtà, nello scenario delle nuove opportunità offerte dal FAS, diventa dunque un banco di prova anche per i rappresentanti del nostro territorio che siedono nel Consiglio regionale: nell'ambito della programmazione dei nuovi interventi, da essi non ci si deve aspettare la sola rivendicazione sterile di campanile, il trattamento di favore fine a se stesso o il sostegno a progettualità episodiche e discontinue. Ci si aspetta invece la forza di rappresentare al meglio le ragioni di una realtà territoriale in forte crisi e la determazione a sostenere i processi di innovazione delle imprese e a valorizzare tutte quelle potenzialità su cui intende scommettere la nostra Città e il nostro territorio a partire da quelle ambientali, turistiche e culturali.
Gualdo deve dunque e immediatamente inserirsi nella nuova programmazione regionale e deve pretendere che nella stessa si contemplino interventi commisurati alla straordinarietà e all'urgenza delle risposte necessarie a contrastare la crisi del suo modello di sviluppo e a rilanciare la sua economia in direzioni anche nuove e mai fino in fondo effettivamente tentate.
Speriamo così che almeno su questa concreta opportunità la Giunta Morroni si smuova dal suo torpore, non sprechi l'occasione e possa essere all'altezza della sfida che si pone. Il Comune di Gualdo Tadino dovrebbe farsi immediatamente capofila degli Enti locali dell'Appennino ed agire un ruolo da protagonista nella definizione di quelle progettualità e di quegli interventi che possono contribuire a risollevare le sorti della nostra comunità e ad esaltarne le sue indiscutibili potenzialità economiche, sociali e culturali nell'ottica della sostenibilità e nella prospettiva di una più compiuta modernizzazione.
Per quanto riguarda la nostra Città, pensiamo che si debba predisporre una piattaforma di misure che possano finalmente contribuire a dare senso compiuto, continuità e finalizzazione ai tanti progetti messi in piedi da anni nell'ambito della tutela, della promozione e della valorizzazione dei beni culturali ed ambientali e nell'ambito dello sviluppo dell'offerta turistica.
In particolare, i fondi FAS dovrebbero costituire nuove fonti di finanziamento per le seguenti priorità:
• il sostegno alle progettualità, alle dotazioni ed alle attività annuali del Polo Museale;
• il completamento e la sistemazione museale degli scavi di Taino;
• la prosecuzione degli scavi archeologi di Colle I Mori e la sistemazione adeguata dei reperti;
• il rifacimento dei Giardini pubblici della Città;
• la musealizzazione di Casa Cajani;
• la predisposizione di un progetto per l'ulteriore promozione del Museo Rubboli;
• la sistemazione definitiva dell'area turistica di San Guido
• la promozione e la valorizzazione dei Giochi de le Porte, quale bene culturale a forte valenza sociale ed economico-turistica.
Per quanto riguarda le azioni per il turismo, fatta salva la riconversione del progetto per il recupero dell'area dell'ex consorzio, si deve pensare ad un finanziamento che faciliti la realizzazione in quel contesto di un nuovo complesso alberghiero, la cui carenza è un deficit storico della nostra Città e rappresenta a tutt'oggi un impedimento fondamentale per qualsivoglia politica concretamente efficace in ambito turistico.
Per quanto riguarda il sostegno ai processi di innovazione del sistema delle imprese:
• la realizzazione della banda larga;
• l'abbattimento del digital divide e la velocizzazione di internet, con particolare finalizzazione agli standard necessari all’attività delle imprese;
• il wi-fi libero;
• il sostegno finanziario al progetto per la riconversione di attività del settore della ceramica nella produzione di materiale ceramico di rivestimento per l'efficienza e il risparmio energetico.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini




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