Foligno (PG) – A dare il via all’undicesima edizione di “Canti e Discanti - Umbria World Fest” è stata l’inaugurazione delle mostre fotografiche. Numeroso il pubblico che ha affollato le sale di Palazzo Candiotti, dopo la presentazione che è stata fatta da Piter Foglietta, direttore artistico del festival, Elisabetta Piccolotti, assessore alla cultura del Comune di Foligno, e Marco Pinna (staff editor National Geographic Italia).

Una delle mostre (che chiuderanno il 10 agosto) è infatti quella prodotta dal National Geographic, con ventisei fotografi di livello internazionale e altrettanti immagini che “raccontano” l’Italia. Le altre, curate dalla prestigiosa rivista RVM Magazine, sono invece quelle che spaziano dallo Tsunami in Giappone di Giulio Di Sturco (“11/3 Tsunami Project”), dalla rinascita del Lago d’Aral in Kazakistan di Paulo Siqueira e Nadia Shira Cohen (“The Lovely Sea”), fino al progetto “Amore Mio di Provincia” con le foto di Veronica Daltri, presente anche lei all’inaugurazione.

“Canti e Discanti - Umbria World Fest” continua il suo viaggio ai confini del mondo e al centro della “Madre Terra”, ovvero il tema scelto per questa undicesima edizione. La sezione musica ha in programma per domani, venerdì 27 luglio, il nuovo spettacolo di Saba Anglana, cantautrice ed attrice di origini italo-etiopi, che prevede come special guest il cantautore romano Niccolò Fabi.

Insieme - i due si esibiranno alle 21.30 (ingresso 15 euro) presso la corte di Palazzo Trinci - racconteranno attraverso la musica i loro viaggi nel Continente antico. L'Africa di Saba e l'Africa di Fabi si sveleranno attraverso l'impegno delle loro reciproche esperienze di testimonials per campagne solidali a sostegno del diritto alla salute. Uno sguardo che si fa punto di vista personale, fondando però un territorio comune: quello dell'incontro e dello scambio, con la musica che segue, e diventa racconto.

Saba è nata in Somalia e cresciuta nel Paese di suo padre, l'Italia. Dopo importanti esperienze teatrali, televisive e discografiche, attraverso la musica decide di ricucire il filo spezzato con la terra di origine: il suo terzo album, “Life changaniysha” (La vita ci mescola), che conferma l'impegno dell'artista come testimonial Amref, racconta del viaggio che ha condotto l'artista in Kenya seguendo la rotta verso i villaggi ed i luoghi remoti che la maggiore organizzazione sanitaria in Africa sostiene aiutando migliaia di persone.

Fabi, invece, non ha certo bisogno di presentazioni. Inizia la sua esperienza musicale nella fervida Roma degli anni '90, assieme a nomi come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Riccardo Sinigallia, Federico Zampaglione. Il successo arriva nel ‘97 con la vittoria del Premio della Critica nelle Nuove Proposte del Festival di Sanremo, grazie al brano “Capelli” che lo renderà celebre al grande pubblico. Ha all'attivo centinaia di concerti, i dvd "Live in Sudan" e "Parole di Lulù", il progetto speciale "Violenza 124" e collaborazioni di vario genere, da duetti a colonne sonore. Nel 2011 ha pubblicato il singolo “Parole parole” cantato insieme a Mina, i cui proventi sono stati devoluti all’ospedale pediatrico di Chiulo in Angola. Sei album in tutto in una carriera quasi ventennale, Fabi nelle sue canzoni, in cui si trovano ironia, malinconia, distacco, si è evoluto dall’attenzione su di sé e sui sentimenti agli interrogativi sulla convivenza sociale.

Il festival, che andrà avanti fino al 29 luglio, è arricchito oltre che da musica e mostre fotografiche anche da proiezioni di documentari. Per la sezione “cinema e doc”, a Palazzo Candiotti, sempre venerdì 27 luglio verrà proiettato a partire dalle ore 21 “Grizzly Man” di Werner Herzog, uno dei migliori film naturalistici mai realizzati ed opera semplicemente straordinaria. Nell’estate del 1990 Timothy Treadwell si avventura in Alaska per vivere insieme agli orsi grizzly. Da allora vi fa ritorno ogni anno per documentarne da vicino le abitudini, sino al 2003 quando, insieme alla fidanzata, trova la morte proprio ad opera di quelle creature che credeva amiche. Alternando interviste e commenti alle stupefacenti immagini filmate da Treadwell, Herzog ha creato un documentario con immaginazione, dove un folle, delirante, misterioso ed eccentrico attivista-ecologista sfida la natura.

Sabato 28 luglio toccherà invece alla produzione dell’Umbria World Fest: “Terra di Mezzo, canti e incanti d’Umbria” è il titolo del lavoro che verrà presentato alle 21.30 presso la corte di Palazzo Trinci. Qui, il cantautore Massimo Liberatori e il fotografo Giovanni Galardini, racconteranno in uno spettacolo di musica e fotografia, la loro e la nostra terra. Il primo passo di un progetto, verso una “terra d’incontro”.

L’Umbria ascoltata vista come “Terra di Mezzo”, un incrocio di vie secolari, battute da elefanti, imperatori, consoli, un ponte tra i mari. La “Terra di Mezzo” vista anche come un luogo figurativo in cui si incontrano diverse sensibilità artistiche dell’Umbria che raccontano le emozioni del loro percorso artistico e della propria terra: i canti di Massimo Liberatori e gli incanti di Giovanni Galardini. Canti, suoni ed immagini di questa terra: storie di santi, pastori, guerrieri e briganti, sulle rotte migratorie degli uccelli e sui sentieri polverosi della transumanza. Storie che le generazioni tramandano.

 

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