Le difficoltà dei pensionati ad andare avanti e far conciliare una risposta concreta alle necessità primarie, impossibilità a pagare l'Imu soprattutto per i pensionati a basso reddito, disillusione verso la politica a tutti i livelli, recupero del potere d'acquisto e impoverimento del ceto medio: questi i principali temi che sono emersi nel corso del direttivo territoriale della Fnp Cisl di Foligno che si è tenuto nella mattinata di oggi all'Hotel Delfina di Foligno. Il focus delle priorità dei pensionati è stato illustrato dal segretario generale territoriale della Fnp Cisl Dante Terradura, che ha reso pubblico quanto espresso dal bacino dei propri iscritti, ossia oltre 10 mila pensionati, che si sono espressi all'interno delle riunioni delle leghe tenutesi nel mese di aprile. "Il nostro grande lavoro di trasparenza -ha fatto sapere Terradura- vuole essere funzionale a dare una risposta concreta a livello territoriale, mentre per ciò che riguarda i temi di carattere regionale abbiamo contribuito alla presentazione di alcune delle istanze in un documento unitario destinato alla Regione approvato lo scorso 7 maggio dai consigli unitari Spi, Fnp e Uilp".

Alla luce di questo, nel corso del direttivo è emerso il grande consenso alle due prossime manifestazioni: a quella confederale di Cgil, Cisl e Uil del 2 giugno a Roma per sollecitare, tra le altre cose, la riforma fiscale in un'ottica di equità e il prossimo 20 giugno a quella della categoria dei pensionati di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, sempre a Roma per i pensionati del centro Italia. "Per avviare la mobilitazione è stato scelto il giorno della Repubblica – ha fatto sapere il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini- e questo rappresenta un grande segnale, soprattutto per i pensionati e per la memoria storica che possiedono. Dall'Umbria partiranno oltre 400 pensionati cislini per tenere alta l'attenzione sulle esigenze della popolazione più debole". Oltre a manifestare, il direttivo è stato unanime nell'indicare l'importanza di contrattare e di stare ai tavoli per ottenere i risultati possibili.

Il segretario generale territoriale della Cisl di Foligno, Pierpaola Pietrantozzi, presente all'incontro, esemplificando la situazione territoriale, ha precisato che solo 3 comuni su 26 cercano il sindacato per contrattare i bilanci di previsione. "In alcuni casi -ha precisato Pietrantozzi- gli unici accordi possibili si riescono a ritagliare dalle misere disponibilità a disposizione a causa della ridondanza dei costi incomprimibili, generati da anni di politiche poco attente, intraprese in tempi di vacche grasse. Se le risorse mancano dai bilanci comunali -ha fatto sapere il segretario della Cisl di Foligno- parte di queste possono essere reperite dagli sprechi e dai privilegi delle istituzioni e della politica per essere destinate alla tenuta dei servizi alla persona".

 

Condividi