FOLIGNO - Per il quarto anno consecutivo il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno torna a promuovere il progetto “Maker.3D”, con cui gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine acquisiscono conoscenze e competenze professionali in ambito digitale attraverso la progettazione, prototipazione e stampa 3D.

“Si tratta di competenze tecnologiche avanzate - ha commentato il presidente del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Maurizio Renzini - con cui sensibilizzare i giovani rispetto a quelli che sono gli sviluppi della scienza, con attenzione al mondo occupazionale, imprenditoriale ed artigianale”.

Diviso in due parti, quella teorica che si concluderà la prossima settimana e quella pratica che seguirà, il corso sta impegnando quest’anno una quarantina di alunni provenienti dai trienni dell’Istituto professionale “Orfini” e dell’Istituto tecnico tecnologico “Da Vinci” di Foligno, seguiti dai professionisti della 3DBit di Foligno.

Promosso, come detto, dal Laboratorio di via Isolabella, “Maker.3D” si avvale della preziosa collaborazione del Comune di Foligno, cofinanziatore del progetto con uno stanziamento di 14mila euro sui diciassette complessivi, mentre i restanti tre provengono da risorse proprie del Laboratorio.

“Questa collaborazione - ha spiegato a questo proposito il direttore del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Pierluigi Mingarelli -, che va avanti da quattro anni, consente ai giovani delle scuole secondarie di secondo grado della città di venire a contatto e apprendere i primi rudimenti della progettazione, prototipazione e modellazione con la stampa 3D. Sposando questo progetto - ha sottolineato Mingarelli - l’amministrazione comunale ha fatto una scelta oculata, che guarda avanti. Basti pensare - ha commentato - l’importanza che riveste oggi la stampa 3D nel comparto produttivo. Senza dimenticare - ha concluso - le prospettive occupazionali che dà. Lo dimostra il fatto che alcuni studenti che negli scorsi anni hanno frequentato questo corso, oggi sono impiegati in aziende che utilizzano questo tipo di tecnologie innovative”.

“Il nostro - gli ha fatto eco l’assessore comunale allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi - è stato un duplice investimento: sia in un’ottica di formazione dei ragazzi che grazie a questo corso sviluppano nuove competenze, sia per l’acquisto di materiali che, grazie al Laboratorio, sono a disposizione della comunità”.

Il laboratorio di informatica si compone attualmente di due stampanti 3D - di cui una acquistata grazie al contributo del Comune -, alle quali presto se ne aggiungerà una terza, e di computer di ultimissima generazione.

 

 

 

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