PERUGIA - Dopo circa un anno dall’inizio della difficile vertenza dello stabilimento I.D.P., meglio conosciuto in Umbria come Piselli, il Sindacato ritiene opportuno intervenire e fare il punto dell’attuale situazione. Lo stabilimento di Pierantonio è stato diviso in due settori distinti e con diversi proprietari: Nuova Unibread che gestisce pasticceria e lievitati e Brescia Dolci che ha in carico la parte biscotti.

I contratti di lavoro sottoscritti lo scorso ottobre, per quanto concerne la parte pasticceria, scadranno il prossimo 2 ottobre ed il Sindacato è riuscito a far prorogare, seppur con percorsi tortuosi, i contratti di tutti i lavoratori ad oggi in forza sino al 10 gennaio 2012.

"Dopo quella data le parti si siederanno al tavolo - hanno spiegato i sindacati Cgil e Cisl -per iniziare un percorso di stabilizzazione, teso ad individuare le migliori soluzioni possibili per tenere unite le esigenze produttive e di mercato dell’azienda con le necessità lavorative degli operai. Per quanto concerne la situazione del settore dei biscotti, i lavoratori vedranno scadere i propri contratti il 2 novembre ed, iniziando giovedì prossimo un primo confronto serrato con l’azienda, proporremo di confermare quanto scritto nell’intesa dello scorso anno, cioè l’automatica trasformazione dei 75 contratti a tempo indeterminato. Le due vicende, in termini di prospettiva, non possono non tener conto dell’esito del concordato. Questo delicato momento troverà soluzione alla fine del mese di novembre, data entro quale i creditori saranno tenuti ad esprimersi in merito alla proposta di Brescia Dolci".

I lavoratori ed il sindacato auspicano che si trovi una definitiva e positiva risoluzione, per permettere alle società entranti di presentare un piano industriale, confrontarsi con il sindacato ed iniziare un percorso di crescita teso a stabilizzare e migliorare l’attuale comparto produttivo.
Entro il mese di ottobre il sindacato promuoverà una iniziativa di confronto, per chiamare a responsabilità le due società, le istituzioni cittadine e regionali e le associazioni datoriali, per focalizzare la situazione e lavorare uniti per sostenere in pieno il tema del lavoro ed il rilancio del sistema umbro, che non può e non deve permettersi di perdere un patrimonio così importante e storico come l’Industria Dolciaria Piselli e le duecento famiglie ad essa collegate.

 

 

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