PERUGIA - Adesione altissima in Umbria alla mobilitazione “Fisco Day" indetta per oggi, 23 gennaio, dai sindacati dei lavoratori delle Agenzia fiscali (Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Pa, Unsa e Flp) in tutta Italia. Nelle sedi di Perugia, Foligno, Spoleto e Terni si è registrata una partecipazione dei lavoratori alle assemblee sindacali superiore all’80%.

A motivare l’agitazione è in primo luogo la carenza di personale, che non permette di coprire adeguatamente servizi essenziali per i cittadini e tantomeno di portare avanti in maniera efficace la lotta all’evasione fiscale, uno degli obiettivi centrali del programma di Governo, messo nero su bianco anche nella recente legge Finanziaria. Solo nella provincia di Perugia, per dare un riferimento, nell’ultimo anno sono andati in pensione circa 100 dipendenti, senza alcuna sostituzione. 

Altra rivendicazione alla base della mobilitazione è lo sblocco del salario di produttività, fermo da due anni. 

“Abbiamo atteso con molto senso di responsabilità perché il governo aveva promesso soluzioni ai problemi da noi posti con il decreto Fiscale e la successiva legge di Bilancio - commentano i sindacati - ma poi il governo è sparito dai nostri radar e le promesse fatte sono state disattese completamente".

“La grande adesione che abbiamo registrato in tutta la nostra regione è sintomo della forte volontà di lavoratrici e lavoratori delle agenzie fiscali di interrompere il depauperamento di un servizio essenziale a garantire equità e legalità nel nostro Paese - afferma Maurizio Maurizi, segretario generale della Fp Cgil Umbria - La mobilitazione non si fermerà qui, il sei di febbraio è prevista infatti una grande manifestazione nazionale a Roma e presidi nelle principali città, tra cui Perugia e Terni, dove i lavoratori manifesteranno davanti alle sedi dell’Agenzia delle Entrate per informare i cittadini sulle ragioni di questa protesta. E se non arriveranno le risposte attese - conclude Maurizi - la mobilitazione inevitabilmente salirà di intensità”.  

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