di Armando Allegretti

PERUGIA - "Cancellate le piccole Regioni, Umbria compresa", ed è subito bufera.

Il senatore del PD Beppe Fioroni in visita ad Empoli per la Festa democratica fra le tante cose ha affermato che "dobbiamo assolutamente riflettere non solo sull’abolizione o meno delle Province ma anche riguardo le Regioni. Se la Germania pensa davvero di accorpare i Land, noi dobbiamo chiederci: ci possiamo permettere il lusso di avere ancora Molise, Basilicata, Umbria, Valle D’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano?

L'ira di palazzo Donini: La presidente della Regione, Catiuscia Marini, a tal proposito ha dichiarato: "Un pò di serietà signori Parlamentari.Forse Fioroni dovrebbe chiedere l'abolizione di regioni a lui note e vicine che da sole fanno un quarto del debito in sanità".

Dal canto suo l'assessore regionale Stefano Vinti a replicato così: "E' sconcertante che si affronti una riforma statale tenendo conto dei chilometri quadrati e del numero degli abitanti. E' necessario che l'Italia Mediana, ovvero Umbria, Toscana e Marche, sviluppi degli atti concreti di programmazione comune. Va bene quella annunciata sui fondi europei ma serve anche per la sanità". La via maestra per lo sviluppo?  - continua Vinti - turismo, infrastrutture immateriali come ad esempio la banda larga. Le regioni sono la spina dorsale del Paese, come si può pensare di cancellarle?"

Altro punto dolente è la recente manovra approvata dal Giverno sulla quale l'assessore Vinti ribatte: "Patrimoniale, Tobin tax, riduzione delle spese militari ed eliminare i privilegi alla politica e ala Chiesa, questa è l'unica manovra da fare senz<a mettere a repentaglio lo stato sociale".

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