Merletti e ricami, pizzi e stoffe pregiate, dimostrazioni e stand espositivi, mostre, concerti e spettacoli. Ma soprattutto messaggi potenti, come solo arte, musica e artigianato sanno diffondere, e dediche speciali guardando alla storia, quella letteraria del passato e quella più cruda e dolorosa del presente. Intrecci a non finire proprio come aghi e uncinetti mossi da mani sapienti oppure tomboli e telai regalano dalla notte dei tempi e che una manifestazione solo apparentemente di nicchia, ormai radicata in Umbria, quale “Fili in Trama” riesce a miscelare senza tentennamenti. E’ stata presentata così la Mostra mercato internazionale del merletto e del ricamo che per il nono anno consecutivo, nonostante le ovvie difficoltà, porta ancora Panicale alla ribalta per la gioia sia degli addetti ai lavori che degli amanti del bello.

 

Il Borgo con vista mozzafiato sul Lago Trasimeno ospiterà, dunque, dal 17 al 19 settembre una manifestazione che ormai è un vanto per questa terra e i suoi abitanti. Merito del Gal Trasimeno-Orvietano, che non si è lasciato scoraggiare dalla pandemia e, dopo l’edizione 2020 giocoforza un po’ ridimensionata, adesso rilancia nel segno della ripartenza, ampliando in primis tra i vicoli e le piazze il numero degli espositori e incrementando tanto le mostre quanto i singoli momenti di spettacolo. “Abbiamo voluto ancora modificare la formula ampliando le varie proposte – ha spiegato il Direttore del Gal Trasimeno Orvietano Francesca Caproni intervenuta all’incontro con la stampa insieme al neo presidente Gionni Moscetti – per dare un’ulteriore speranza di ripartenza a questo comprensorio dopo gli ottimi flussi turistici di un’estate non certo facile. Il pubblico potrà così ammirare un insieme di produzioni bellissime come non capita di frequente a testimonianza del fatto che queste tecniche che sembrano appartenere al passato possono e devono avere un futuro: non è un caso che i grandi stilisti stanno ricercando la tradizione per le proprie linee di abbigliamento tornando a guardare il tulle, il tombolo, i merletti, i ricami delle scuole che per fortuna in Umbria abbiamo in abbondanza”.
 

Concetti sottolineati anche dal Dirigente del Servizio Turismo della Regione dell’Umbria, Antonella Tiranti, per la quale “l’aspetto turistico e questo affascinante tipo di arte e artigianato unici si fondono bene insieme per dare ancor più valore all’identità territoriale di un comprensorio stupendo come quello del Trasimeno e più in generale all’intera regione. Rappresentando oltretutto un’occasione imperdibile sia per far vivere la tradizione nella modernità sia per creare nuova economia”.

Saranno dunque oltre 35 gli stand di scuole ed espositori provenienti da tutto il centro Italia in cui ammirare filati, stoffe ricamate, oggettistica agghindata con pizzi e merletti, abbigliamento d’altri tempi però senza età. Con grande risalto all’Ars Panicalensis che con l’associazione “La Trama di Anita” “prova a tenere vivi passione e mestiere coinvolgendo soprattutto giovani ragazze, future ricamatrici, anche se non è facile”, ha spiegato il presidente Marco Mannarelli. Che ha poi voluto sottolineare, in omaggio ad un’attività prettamente femminile, la volontà di rendere merito alle donne, vero e proprio filo conduttore della manifestazione: a cominciare da quelle afghane che insieme alla loro tragedia ricevono la dedica speciale con una mostra di immagini dal web legate all’artigianato orientale intitolata “Mille splendidi sguardi”. Per proseguire con quelle colpite da tumori tipicamente femminili e che dopo aver brillantemente superato la malattia vogliono riprendere in mano la propria vita e mettersi in gioco: saranno loro infatti, le “Pink Ambassador”, a indossare con orgoglio e femminilità sotto gli occhi del pubblico splendidi abiti ricamati in una suggestiva sfilata in piazza (sabato 18, ore 21.15) intitolata “Vivi a colori” a cura della stilista Claudia Maggiurana, in arte “Maggy Style”, pronta a presentare le sue particolari e innovative creazioni.  Poi ci sono ben 18 artiste, nove fotografe e nove poetesse di nazionalità russa, ucraina, ceca, cilena e italiana, protagoniste nelle vetrine del centro storico della mostra fotografica “Donna vede uomo” (con versi abbinati sulla moda e sull’essere maschile, sequel di quella dell’anno precedente “Donna vede donna”) a cura della Casa degli Artisti di Perugia e di Marco Pareti.

“Abbiamo contribuito – ha detto Pareti - anche a produrre una rappresentazione teatrale a tappe, nel centro storico di Panicale: ed è qui che entra in gioco un’altra dedica importante della kermesse, nientemeno che a Dante Alighieri nella ricorrenza dei 700 anni della morte. “Dante Settecentesco” (sabato 18 alle ore 17.30) vedrà la declamazione di versi danteschi da parte degli attori della “Compagnia In” di Assisi con la partecipazione dell’artista Mario Sciarra e, al termine del percorso, la chiusura affidata alla musica del maestro di chitarra Giulio Castrica in una vera e propria celebrazione del Sommo Poeta”.

Tra le varie collaborazioni non manca come di consueto quella con il Pan Opera Festival, che propone una nuova produzione di “TèathronMusikè”: la raffinatissima opera barocca in tre atti “Dido and Aeneas” di Henry Purcell, che ha come protagonista un vasto cast di solisti di respiro internazionale e andrà in scena al Teatro “Cesare Caporali” venerdì 17 e sabato 18 alle ore 21 e domenica 19 alle ore 17.30. Gli stessi artisti saranno protagonisti (sabato 18, ore 16) della “Messa in musica degli artisti e degli artigiani” presso la Collegiata di San Michele Arcangelo.
 

Frutto di un’altra importante collaborazione con l’associazione “L’Arca di Pan”, nel giardino di viale Regina Margherita verrà invece messo in scena (domenica 19, ore 20.30) lo spettacolo teatrale “Accadde al tramonto”, di e con Stefano De Majo accompagnato dal violino di Francesca Stefanini, liberamente tratto dall’omonimo romanzo giallo di Marco Pareti.

Infine le mostre, decisamente in gran numero. Oltre a quelle citate, anche “Il filo è il mio penello” (inaugurazione venerdì 17 alle ore 17.30) di Mauro Ottaviani, artista che crea l sue opere con filo e ago; quella di pittura “I doni di Denise” dedicata alle opere dell’artista Denise de Visscher Cichi a cura dell’omonima Fondazione; quella dal titolo “Condividiamo” che unisce disegni digitalizzati all’antica arte del ricamo ed è curata dal gruppo di ricamatrici “Urbino Ricama” con opere di Paola Ballanti; e poi “Donne e Madonne che ricamano”, rassegna di immagini da dipinti che spaziano dal XIV al XX secolo; la personale di pittura di Barbara Gallo; la mostra di vecchissimi pizzi esposti per la prima volta in esclusiva per “Fili in Trama” dal titolo “Ars Panicalensis in casa Nicchiarelli”; infine quella presso il Museo del Tulle incentrata sui costumi della Quintana di Foligno in un singolare gemellaggio.

 

 

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