ZURIGO - Forse la notte avrà portato consiglio. Di sicuro molti consigli: le ore che hanno preceduto il voto per la presidenza della Fifa sono state febbrili, caotiche, grottesche. Alla cena di gala e più tardi, nella notte, all'interno dei sei hotel che ospitano le sei confederazioni internazionali e i 209 votanti, il dibattito, diciamo così, è stato intensissimo. Michel Platini si è speso come non mai per offrire il suo contributo alla causa del principe Ali bin Hussein di Giordania, lo sfidante di Sepp Blatter: l'Uefa, ossia l'Europa, voterà a grande maggioranza per Hussein, ma forse non basterà. Parallelamente, Blatter controllava con i suoi emissari che i voti in suo favore rimanessero compatti, senza defezioni improvvise dell'ultima ora, senza colpi di scena: l'Africa, l'Asia, il Sudamerica e l'Oceania, beneficate in questi decenni da Blatter attraverso l'organizzazione di eventi calcistici, sono tutte per il colonnello di Visp, tranne rare eccezioni, e saranno le confederazioni che, salvo sorprese, lo rieleggeranno presidente della Fifa per la quinta volta.

Al termine della lunga notte, pare che il vantaggio di Blatter sia rimasto di tutta sicurezza, anche se qualche defezione dell'ultima ora sembra registrarsi: entrando in Congresso, qualche nazione caraibica ha fatto capire che potrebbe votare per Ali Hussein (i Caraibi e il Centroamerica sono stati assaicolpiti dall'inchiesta dell'Fbi), Usa e Canada lo voteranno di sicuro, mentre pare che anche il blocco sudamericano sia meno granitico intorno a Blatter rispetto ai giorni scorsi. Se fino a una settimana fa i voti per il presidente uscente erano intorno ai 150 su 209, ora potrebbero attestarsi sui 135, o anche meno. Il che metterebbe a rischio l'elezione al primo scrutinio, quando serviranno i 2/3 dei suffragi (quindi 139 schede), ma non dal secondo, quando è sufficiente la metà più uno (105) per vincere la contesa.

Sepp Blatter ha aperto i lavori del Congresso (durante i quali ha fatto irruzione un'attivista palestinese che chiedeva l'espulsione di Israele dalla Fifa) con una prolusione accorata, lunga mezz'ora, puntigliosa nel difendere il suo operato e i suoi numeri, senza rinunciare però all'attacco, perché l'uomo è irriducibile e combattivo: "Mi rimane un piccolo punto interrogativo, dopo questi giorni convulsi: come mai lo scandalo è esploso proprio a due giorni dal voto? Ma mi tengo per me altre considerazioni. Ribadisco che questa vicenda è un grave danno per la Fifa, ma i colpevoli sono gli individui, non l'organizzazione. E' stato un cataclisma, abbiamo anche pensato a un rinvio del voto, ma sono felice di vedere che tutti i delegati alla fine hanno voluto partecipare. Faccio un appello all'unità e allo spirito di squadra per poter andare avanti tutti insieme. Non sarà facile ma è per questo che siamo qui oggi, per risolvere questi problemi. Anche se molti parlano male di noi, ricordo che le attività della Fifa nel calcio coinvolgono circa 1,6 miliardi di persone nel mondo, ed è a loro che dobbiamo pensare".

Intorno a Blatter però la buriana continua a infuriare. E l'Europa, ossia l'Uefa, sembra determinata a dare battaglia. Il presidente della Federcalcio inglese, Greg Dyke, entrando nel Congresso ha dichiarato alla Bbc: "Il boicottaggio dell'Uefa ai prossimi Mondiali è un'idea percorribile. Se tutte le nazioni raggiungessero un accordo, penso che sarebbe giusto non andare alla World Cup. I fatti degli ultimi giorni sono stati particolarmente gravi. E il discorso di Blatter, in cui lui dice "lasciatemi fare, vedrete che ripulirò la Fifa" si commenta da solo".

Il voto inizierà intorno alle 16. Verso le 17 si conoscerà l'esito del primo scrutinio, poi eventualmente si proseguirà con altre votazioni. Nel frattempo, la Fifa ha cancellato la conferenza stampa del vincitore, prevista subito dopo la proclamazione. Tutto spostato a domani, quando il nuovo presidente della Fifa avrà le idee più chiare.

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