Il Festival delle Osterie di Slow Food
“La Miniera di Galparino” è stata ancora una volta la cornice ideale per un incontro di “Slow Food Alta Umbria” quale tappa del Festival regionale di “Osterie d’Italia”per la diffusione della Guida 2022: la circostanza conviviale si è rivelata al contempo una gustosa celebrazione dei presìdi del territorio e un auspicio di sempre maggiori traguardi finalizzati alla valorizzazione delle tipicità locali.
Dalla roveja di Civita di Cascia (stufata quale letto ideale dell’uovo barzotto con croccante di guanciale alle vinacce di Vinsosanto) alla ricotta salata della Valnerina (stupendo condimento insieme al porro di deliziose tagliatelle di bietole e San Pastore); dal Mazzafegato (cucinato in praline con cavolini di Bruxelles su purè di fagiolo secondo del Piano di Orvieto) al VinoSanto da uva affumicate dell’Alta Valle del Tevere assaporato in gocce su un sapiente tortino di carote e mandorle.
Il percorso gastronomico della serata ha pure rappresentato occasione per fare il punto sull’attività della condotta locale guidata da Roberta Nanni per quanto riguarda sia l’ulteriore promozione dei due presìdi altotiberini (mazzafegato e VinoSanto) sia l’inserimento nell’Arca del Gusto dei budelli di porchetta e dei crostini’briachi (di cui verrà chiesto la collocazione nel Progetto Mondiale), nonché il progetto di collaborazione con l’Istituto tifernate “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” finalizzato alla valorizzazione del patrimonio autoctono inteso come prodotti agricoli, diversità alimentari ed eccellenze enogastronomiche in un contesto formativo particolarmente attento alla sostenibilità ambientale .
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