Nuovo round della vertenza Faber questa mattina in Confindustria. La Rsu e i sindacati, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, hanno incontrato nuovamente i vertici aziendali per discutere del destino del sito produttivo di Fossato di Vico e dei suoi 190 dipendenti.
“Ci sono dei passi avanti per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e sui tempi di applicazione delle decisioni, ma l'azienda resta ferma sulla sua scelta di chiudere il sito di Fossato – spiega Maurizio Maurizi, segretario generale della Fiom Cgil di Perugia – una scelta che, naturalmente, noi non accettiamo. Pertanto, l'assemblea dei lavoratori ha deciso di proseguire la mobilitazione e il presidio permanente davanti alla fabbrica, almeno fino al prossimo 25 di gennaio, cioè dopo il nuovo incontro con la proprietà a cui farà seguito un tavolo con le Regioni Umbria e Marche”.

Dall'incontro odierno è emersa anche la disponibilità dell'azienda a trasferire parte dei lavoratori (si parla di 50-60 unità) del sito di Fossato a Sassoferrato (An), dove ha sede l'altro stabilimento italiano della Faber. Ma anche questa ipotesi non è stata presa in considerazione da sindacati e Rsu, che la valutano assolutamente inadeguata e che insistono sulla richiesta di non chiudere lo stabilimento umbro.
Intanto, proprio a Fossato oggi è arrivata la solidarietà dei lavoratori della Perugina. Michele Greco, coordinatore della Rsu, insieme a Sara Palazzoli, segretaria generale della Flai Cgil dell'Umbria, hanno portato ai lavoratori del presidio Faber cioccolata e dolci prodotti nella fabbrica di San Sisto, a testimoniare la vicinanza degli operai perugini ai colleghi dell'Appennino. Il “carico di solidarietà” è stato accolto con un grande applauso.


 

Condividi