di Isabella Borghese

I lavoratori che nei prossimi anni rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell'allungamento dell'età pensionabile previsto dal decreto Salva Italia sono almeno 370.000. A dichiararlo è una ricerca della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro che sottolinea come le stime contenute in una relazione dell'Inps al ministero siano veritieri.
''Se è vero - sottolinea Rosario De Luca, Presidente della Fondazione - che 65mila lavoratori sono stati salvaguardati dal decreto, ne restano almeno altri trecentomila che in virtù della normativa vigente si ritroveranno presto esodati''.

I consulenti del lavoro specificano che nel 2011 sono stati oltre un milione e mezzo i lavoratori destinatari dei trattamenti di cassa integrazione e circa 188.000 alla mobilità.
''Per individuare il numero degli interessati dal problema - affermano - si deve applicare il tasso di uscita incentivata dal lavoro (ovvero l'anticipo del raggiungimento dei requisiti per la pensione) che nel settore industria raggiunge la percentuale del 14% di coloro che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali.
Si tratta di 238.000 persone. Ma a questi vanno aggiunti i lavoratori, nati dopo il 1946, autorizzati alla prosecuzione volontaria e con un ultimo versamento contributivo versato in data antecedente il 6 dicembre 2011 (circa 133 mila soggetti). Si tratta di circa 370 mila esodati sui quali e' necessario intervenire''.

Fonte: controlacrisi.org

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