(di Maurizio Giammusso)  (Ansa) - ROMA - Don Giovanni, il grande seduttore, e' un mito immortale, capace di sopravvivere ad ogni interpretazione, ogni variazione registica, ogni rovesciamento di senso e di racconto, ogni gioco della fantasia, compresa ogni scivolata di gusto. E' sempre stato cosi' fin dai tempi dei sommi Moliere e Mozart. Non meraviglia che sia ancora cosi' nello spettacolo scritto, diretto e recitato da Filippo Timi, che e' un attore dotato di talento e di energia per costruire il suo Don Giovanni che sfoggia un sottotitolo efficace quanto ambiguo, anzi oscuro: "Vivere e' un abuso, mai un diritto".

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Franco Parenti e dallo Stabile dell'Umbria (Timi è umbro), e' stato accolto all'Argentina di Roma con entusiasmo da un pubblico gia' innamorato dell'attore, il quale a inizio della rappresentazione ha fatto un rapido giro in platea dispensando baci sulla bocca e abbracci poco casti a spettatrici e spettatori.

Poi e' cominciata la grande giostra delle allusioni e delle ironie, delle metafore e delle spezzature, e soprattutto dei nudi maschili in scena, che hanno suscitato l'entusiasmo di gran parte del pubblico. Insomma il trionfo del burlesque, del travestitismo in salsa pop, che e' la versione moderna di ben altri talenti teatrali, come l'indimenticabile Carmelo Bene o il sempreverde Paolo Poli.

Don Giovanni, spiega Filippo Timi, ha capito che la vita e' una farsa che si trasforma in tragedia, giustificata solo dalla morte: questa consapevolezza "non lo fa bruciare, benche' desideri bruciare". E tutta la sua vita scenica e' una continua fuga dalle donne che lo inseguono e che sono quelle della tradizione: Donna Elvira, che rappresenta l'Amore vero; Donna Anna e' l'amore ingannatore;  Zerlina (interpretata dalla travolgente forza comica di Marina Rocco) e' l'Amore puro o inconsapevole.

Il resto e' un torrente di trovate comiche, di spunti parodistici, di costumi che chiedono l'applauso (li firma Dario Zambernardi). Timi, noncurante del senso e della trama originale, punta a divertire se stesso e il suo pubblico, e spesso ci riesce.

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