Con l’obiettivo di garantire la tutela ambientale e le attività produttive, in particolare del comparto agricolo, che subiscono forti ripercussioni a causa dell’emergenza idrica, la Giunta regionale dell’Umbria ha autorizzato prelievi dal lago Trasimeno per un quantitativo massimo di 900mila metri cubi da utilizzare per usi irrigui e zootecnici.
   “Affrontiamo una situazione di grave criticità, riconosciuta dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale il 6 luglio scorso è stato dichiarato per l’Umbria lo stato di emergenza idrica – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, illustrando il provvedimento – D’intesa con l’Autorità di bacino del fiume Tevere, abbiamo pertanto consentito per la stagione irrigua 2012 l’utilizzo di un volume di acqua non superiore a 900mila metri cubi, corrispondenti a un decremento di livello di meno di 1 centimetro, in deroga a quanto disposto dal Piano stralcio per il lago Trasimeno”.
  “Il prelievo – rileva - sarà concesso esclusivamente a coloro che impiegano metodi di irrigazione a basso consumo, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio e di un uso razionale della risorsa”. 
   Il comprensorio del lago Trasimeno, spiega inoltre l’assessore, risulta particolarmente colpito dall’emergenza idrica: “Pur con gli interventi strutturali eseguiti negli anni scorsi e le continue attività di manutenzione sul bacino imbrifero, ne subisce fortemente le conseguenze con l’abbassamento del livello idrometrico, nonostante questo sia migliorato – fa notare - per effetto della cessazione dei prelievi idropotabili e la forte riduzione di quelli irrigui, merito dell’avvenuta realizzazione dell’acquedotto comprensoriale, della trasformazione degli impianti irrigui, oggi tutti a goccia, e dell’allaccio del comprensorio di Tuoro alla rete irrigua di Montedoglio.  A questo proposito – aggiunge - sono in via di conclusione i lavori di completamento delle condotte irrigue a servizio di tutti i comprensori del Trasimeno, e dal prossimo anno potrà cessare ogni prelievo diretto dal lago”.
La deroga, con cui già negli anni passati è stata affrontata positivamente la situazione siccitosa, “consentirà di mantenere quella attività agricola, che se praticata compatibilmente con l’ambiente, comporta, per il comprensorio del Trasimeno, ricadute positive sulla prevenzione dal degrado e sulla valorizzazione ambientale”. Affinché la riduzione del livello idrometrico del lago non superi 120 centimetri, viene mantenuto il divieto assoluto di prelievo diretto dal lago per l’irrigazione nelle sei ore più calde della giornata.
   La Giunta regionale ha incaricato la Provincia di Perugia, “al fine di assicurare una gestione unitaria della risorsa idrica”, di emanare “tutti i provvedimenti di limitazione o di deroga anche sui prelievi irrigui in regime di concessione, oltre a stabilire le modalità di ripartizione quantitativa tra l’uso irriguo e zootecnico”, invitandola a informare, con cadenza mensile, il Servizio regionale Risorse idriche e rischio idraulico sui quantitativi di risorsa prelevati.

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