La Cgil dell’Umbria esprime profondo cordoglio per la morte di Colombo Manuelli, artista perugino da sempre vicino al movimento dei lavoratori, le cui opere esprimono alti valori sociali e morali. Proprio nella sede della Camera del Lavoro di Perugia è esposta l’opera “Metalmeccanici”, del 1980, donata dallo stesso artista alla Cgil, di cui si sentiva a tutti gli effetti un “compagno”. Altra opera particolarmente significativa è il monumento “Per Gramsci 1989”, che l’artista volle posizionare accanto alla ciminiera dell’ex Perugina in zona Fontivegge a Perugia, per rimarcare il filo rosso che lega il sostenitore del movimento operaio alla storia economica e civile della città.
"Colombo era l’artista, il compagno artista - afferma Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria - Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, perché frequentava la nostra sede e qualche volta ci rimproverava amichevolmente di non comprendere appieno le sue opere. Ha sempre avuto un'innata simpatia per la sua Cgil e per i lavoratori che naturalmente era ricambiata. Ha saputo utilizzare la sua arte per portare avanti un’ideale alto di uguaglianza e giustizia sociale. La Cgil si stringe attorno ai familiari, agli amici e ai compagni di Colombo".
 

 

La sua produzione e ricerca artistica, seguendo un lungo filo conduttore, può essere divisa in tre momenti fondamentali, distinti per estetica ed elaborazione delle opere, nonché cronologicamente.
Le opere della metà degli anni '50, si inseriscono nella tradizione della scultura europea. Nella produzione a partire dal 1954, le forme sono legate all'idea di geometria e di proliferazione modulare ed evidenziaziano i caratteri spaziali e i processi compositivi delle opere stesse. Negli anni '60 la ricerca artistica lo porta ad esporre in Italia e negli Stati Uniti, fino a partecipare alla Biennale di Venezia del 1966.
Il 1968 vede un'interruzione del lavoro artistico e delle esposizioni, per dedicarsi con costanza alla militanza politica fino all'inizio degli anni '80. La personale 'Valori d'uso' del 1980 segna pubblicamente, infatti, il rientro artistico e una elaborazione in cui nascono lavori dalle forti tensioni morali e sociali.
In epoca più recente, le opere sono la conseguenza di una speculazione sempre più tendente al versante filosofico del pensiero che sostiene la forma. Le opere diventano installazioni in cui il luogo espositivo diventa parte integrante dell'opera, come nella personale "Luce / Notte" del 2006 in cui la Rocca Paolina di Perugia.
Dopo gli studi artistici all'Accademia d'arte di Perugia, ha insegnato negli Istituti d'Arte di San Sepolcro, Spoleto e Perugia, formando le nuove generazioni di artisti umbri. Anche negli ultimi anni continua a mantenere vivo il rapporto con la politica attraverso la scrittura e la presenza pubblica.

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