“Con le nuove linee guida compiamo un importante passo in avanti per la qualità scientifica e l’appropriatezza nella cura dei disturbi dell’alimentazione. Ciò rappresenta l’ulteriore conferma della validità del ‘modello umbro’ per la cura di una patologia, quella dei disturbi dell’alimentazione, che sta assumendo i caratteri di una vera e propria ‘epiedmia’”. E’ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Perugia alla conferenza stampa di presentazione delle linee guida per la cura dei DCA (disturbi del comportamento alimentare).

   La presidente Marini ha definito “preoccupante” il diffondersi di questo tipo di patologia e, soprattutto, l’abbassamento dell’età di esordio della malattia: “Purtroppo – ha affermato - le statistiche ci dicono che già a partire dagli atto anni si registra l’insorgere di questa patologia. Dunque, dobbiamo assolutamente mettere in atto nuovo azioni sanitarie che siano in grado di intervenire e modificare stili di vita che, soprattutto tra bambini e adolescenti, provocano danni alla loro salute”.

   La presidente Marini ha quindi sottolineato come ai rappresentanti delle istituzioni sia richiesto di operare affinché si possa garantire una maggiore qualità dei servizi da parte del sistema sanitario pubblico: “L’Umbria – ha ricordato – è stata la prima Regione in Italia ad adottare un modello di cura del disturbo del comportamento alimentare che fosse residenziale e non ospedaliero, e con un approccio multidisciplinare. Ed è questo il valore della nostra esperienza, in quanto ha saputo trovare una formula che consentisse di offrire risposte ai pazienti all’interno del servizio sanitario pubblico”.

  “A distanza di dieci anni dalle prime linee guida, e dall’avvio dell’esperienza di Palazzo Francisci a Todi e del centro di città della Pieve - dove vengono curati pazienti affetti da obesità – abbiamo volto aggiornare il ‘protocollo di cura’, puntando ancor di più sulla prevenzione e su azioni orizzontali che possano coinvolgere l’intera rete dei servizi sanitari sul territorio affinché le stesse azioni di prevenzione, come quelle di cura ed assistenza siano più adeguate ed appropriate”.

Il direttore regionale della Sanità Emilio Duca – presente alla conferenza stampa insieme alla dirigente regionale Maria Donata Giaimo ed alla responsabile dei centri per la cura dei DCA, Laura Dalla Ragione – ha annunciato che entro l’anno la Giunta regionale adotterà un “atto di indirizzo” per consentire a tutti i cittadini umbri, superando impedimenti di carattere burocratico, la libertà di poter usufruire liberamente delle prestazioni dei diversi centri servizi territoriali per la cura del DCA che operano nella regione.

Condividi