(Avi News) – Città di Castello – Città di Castello è uno dei dodici comuni umbri classificati ad ‘alta tensione abitativa’, non esente dal problema di persone e famiglie che, a causa delle difficoltà economiche, si trovano nell’impossibilità di pagare l’affitto di casa. Ed è proprio nel centro alto tiberino che l’assessore alle politiche abitative della Regione Umbria Stefano Vinti, lunedì 20 ottobre, ha tenuto il primo di una serie di incontri con amministratori locali e comunità per far conoscere le opportunità offerte dai due bandi regionali varati, uno, per contrastare il sempre più diffuso problema della ‘morosità incolpevole’ e, l’altro, per permettere all’Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) Umbria di acquistare alloggi da destinare alla locazione a canone sociale. Due iniziative in scadenza entrambe il 14 novembre illustrate alla presenza di Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello. “Sono misure tra loro complementari – ha affermato Vinti – il cui obiettivo è mettere a disposizione dei Comuni, in tempi rapidissimi, il maggior numero possibile di alloggi per l’edilizia sociale, garantire il diritto alla casa alle famiglie che hanno subito uno sfratto per morosità ‘incolpevole’, tutelare i proprietari di case che hanno avviato procedure di sfratto perché non veniva corrisposto loro il pagamento dell’affitto e dare un’opportunità ai proprietari di appartamenti sfitti o invenduti”.

Nel caso di inquilini morosi e sotto sfratto a causa di problemi dovuti, per esempio, a licenziamento, cassa integrazione, mobilità, mancato rinnovo di contratti a termine, malattia grave o decesso dell’unico percettore di reddito, il bando prevede l’erogazione di contributi direttamente al proprietario di casa qualora rinunci allo sfratto e stipuli con lo stesso inquilino un nuovo contratto di locazione a canone concordato. Gli incentivi andranno fino a un massimo di 9.300 euro per proprietario.

“Il vantaggio è in questo caso duplice – ha commentato Vinti –. Si impedisce alle persone l’abbandono dell’abitazione nella quale hanno vissuto fino al momento dello sfratto e si sollevano i Comuni dal dover supplire alle esigenze di chi rimane senza casa”. In merito all’altra misura, la Regione Umbria ha affidato all’Ater Umbria 5,5 milioni di euro per acquistare alloggi liberi da destinare alla locazione a canone sociale localizzati esclusivamente nei Comuni ad ‘alta tensione abitativa’. L’Ater acquisterà interi edifici costituiti da non meno di quattro alloggi agibili e non locati e che non necessitano di opere di manutenzione straordinaria e ristrutturazione. Sarà possibile anche l’acquisto parziale di un edificio purché il numero di alloggi venduti non sia inferiore a quattro e sia almeno pari all’80 per cento del totale degli alloggi che compongono l’edificio stesso. La superficie utile abitabile di ogni appartamento non potrà essere superiore a 95 metri quadrati e non potranno essere proposti in vendita edifici realizzati o recuperati con contributi pubblici. Il proprietario dovrà indicare il prezzo di vendita a metro quadrato che non potrà superare 1.300 euro. I dettagli dei bandi si trovano nel sito www.casa.regione.umbria.it

“Sono sempre più numerose – ha detto Bacchetta – le persone che si rivolgono a noi perché non più in grado di far fronte agli impegni presi con i proprietari di casa. Finalmente arrivano misure non più tampone ma che cercano di essere strutturali e di soddisfare le esigenze di tutte le parti in causa”.

 

Nicola Torrini

 

 

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