di Claudio Conti

Il secondo “pacchetto semplificazioni” è una selvaggia ammucchiata di de-regolazioni basate su un solo principio: all'”imprenditore” tutto deve essere permesso, niente e nessuno deve neppure pensare di frenarlo.
A cominciare dai vincoli ambientali per finire alle norme sulla (sempre poca) sicurezza sul lavoro.Una conferma della politica mortifera e criminale con cui questo governo sta sconquassando un paese, il suo territorio, la sua popolazione. Due esempi per tutti:

 

Uno. L'introduzione del silenzio-assenso in luogo del silenzio-rifiuto per l'avvio di cantieri, anche in zone protette. In pratica, le amministrazioni pubbliche dovranno notificare molto rapidamente un divieto esplicito all'impresa che comunica di vole iniziare un determinato lavoro potenzialmente rischioso per l'ambiente, il paesaggio, la sicurezza del territorio. Per essere sicuro che l'ufficio in questione - già alle prese con i tagli ai finanziamenti, che ne riducono fortemente l'operatività – non possa quasi mai ostacolare la volontà dell'imprenditore il governo ha anche ridotto i tempi in cui la risposta negativa deve essere notificata al potenziale saccheggiatore territoriale.

 

Due. Una de-regolazione drastica dell norme sulla sicurezza del lavoro. Naturalmente il governo sostiene, come faceva Berlusconi, che si vuole soltanto “snellire le scartoffie” per migliorare i controlli operativi. In realtà avviene il contrario: gli uffici vengono chiusi, il personale ridotto, le dotazioni operative non rinnovate o menutenute, le “scartoffie” da riempire per gli impiegati aumentate.

Aumenteranno i disatri ambientali, dunque; e percentualmente anche gli infortuni sul lavoro. Percentualmente, perché la quantità di lavoro cala, mentre il numero degli infortuni in proporzione sale. Perché non dovremmo chiamare questa politica montina “criminale” e “mortifera”?

E Confindustria si lamenta anche. Il governo ha infatti scelto la via del disegno di legge (che prevede un'approvazione in tempi più lunghi e con qualche “rischio” di modifica in sede di dibattito in aula), anziché quella del decreto, che avrebbe aperto subito il recinto ai bisonti dell'imrpesa.

 

Fonte: contropiano.org

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