PERUGIA - Bisogna uscire da questa maledetta C, il prima possibile, da quest'anno, infatti, parte la riforma dei campionati che, in cinque anni, porterà ad un dimagrimento della Lega fino ad arrivare dalle attuali 77, alle future 60 squadre previste per il campionato unico 2015-2016. La "cura dimagrante" avrà, per così dire, un avvio soft a partire dal campionato 2012-2013 con il taglio di 5 squadre, grazie alle 14 retrocessioni in serie D (sette per ogni girone, sia da 20 che da 21) a fronte delle canoniche 9 promozioni. L'anno successivo, stagione 2013-2014 ci saranno quindi ancora quattro gironi (due di Prima e due di Seconda, ciascuno da 18 compagini) per un totale di 72 squadre. L'anno successivo, con la retrocessione di 13 squadre dalla Seconda in serie D e con sole 9 promozioni ulteriore taglio di 4 squadre, per arrivare a due gironi da 18, in Prima, e due da 16, in Seconda. Nel 2014-2015, il colpo finale, con ben 17 retrocessioni in serie D (con le solite 9 promozioni) ma con nessuna promozione, né retrocessione, tra la Prima e la Seconda divisione. Alla fine della "cura", quindi nel 2015-2016 si avranno i famosi 3 gironi da 20 squadre.

Da allora cambierà anche il meccanismo della promozione in B: le prime di ogni girone saliranno direttamente nella serie cadetta, mentre le seconde e la migliore terza, daranno vita ad un torneo play off, con semifinali e finale con andata e ritorno, che designerà la 4 promossa. In D retrocederanno direttamente le ultime due di ogni girone e la perdente di un torneo di play out fra terzultime e quartultime di ogni girone. Per chi volesse approfondire l'argomento rimandiamo alla pagina del Corriere dello sport dedicata alla riforma di Lega Pro. Quindi quanto prima si esce dall'inferno della Seconda Divisione, quanto prima si potrà tentare la (non facile) scalata alla Serie B. Per questo motivo, crediamo che la società faccia bene a guardarsi intorno ed effettuare ancora qualche "colpaccio" di mercato. la voce raccolta da noi, qualche giorno fa, rimbalza anche oggi sulle pagine di qualche quotidiano, ovvero il nome di Sasà Bruno, nome eccellente per la C2, attaccante capace di interpretare più ruoli d'attacco, è tornato alla ribalta. Impossibile arrivare a Cellini, stimato ex dell'era Silvestrini, difficile strappare la nuova stella slovena Jelic, alla concorrenza delle squadre di B, in attesa di verificare fin da domani sera la condizione di Tozzi Borsoi e di valutare il contributo che l'attaccante potrà dare alla causa biancorossa, il Perugia si guarda intorno e aspetta fino alla chiusura del mercato che crediamo si chiuderà con un botto, se non due. È ritornato in voga anche il nome di Eder Baù, classe 82, esterno sinistro o mezzapunta che può giocare su entrambe i fronti di attacco (ma secondo il sito calciatori.com anche lui calcia di destro), una lunga militanza in serie B, l'ultima stagione a Trento (serie D), con sette gol all'attivo.

Questione portiere. L'affare Giordano non sembra potersi risolvere in tempi strettissimi, per cui il DS Arcipreti, si sta adoperando per reperire un portiere che abbia esperienza e che sia disposto a fare anche il secondo all'occorrenza. L'indiziato è l'ex Pontevecchio Alessio Scarabattola, biancorosso di nascita in tutti i sensi, ben conosciuto sia da Battistini che dallo stresso Arcipreti. La situazione degli infortunati (tocchiamo ferro) sta evolvendo in modo positivo: Tozzi Borsoi, dovrebbe essere della partita domani sera, mentre Carloto e, forse, Ferri Marini, a meno che non si voglia spettare mercoledì prossimo per l'ultima di Coppa, potrebbero provare sabato a Montone. Margarita migliora ma per lui, si sa, i tempi non saranno brevissimi. Un'ultima considerazione: se poi alla fine, per incrementare le possibilità di vincere il campionato, una volta a disposizione tutti gli effettivi si decidesse di schierare un super attacco formato da: Margarita – Clemente – Ferri Marini – Tozzi Borsoi, o i possibili innesti importanti di cui parla Arcipreti, un centrocampo con Borgese e Carloto ed una difesa con Anania, Borghetti e Cacioli, rinunciando all'ipotesi contributi federali? Soluzione probabilmente non condivisa dalla Società, ma, ritornando al punto "uno", l'imperativo è: fuori da questa serie C, nel più breve tempo possibile! Per non rimanere invischiati nelle pastoie di una riforma che, seppur necessaria, capita a sproposito per il Grifo.

MC

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