PERUGIA - Nel 2011, nell’anno che celebra Giovanni Paolo II, il Papa che guidato la Chiesa verso il nuovo millennio, l’Archivio Renzo Scopa, grazie alla collaborazione della Provincia di Perugia, ha promosso l’esposizione del dipinto di Renzo Scopa dal titolo ‘Cristo e Giovanni Paolo II: la luce dell’anima’.

L’esposizione, di tipo, itinerante è stata pensata per le città di Urbino, Città di Castello ed Assisi. Renzo Scopa in questa sua opera rappresenta Papa Wojtila nel gesto d’inginocchiarsi al Cristo/Uomo. L’artista ha voluto, in questo omaggio a Giovanni Paolo II, sottolineare la capacità che questo pontefice aveva di andare incontro alle genti, consapevole della sacralità della vita, della natura e del cosmo. Dopo le prime due esposizioni, presso il Duomo di Urbino (aprile e maggio) e la seconda presso il Duomo di Città di Castello, luglio e agosto, è ora in corso la terza tappa espositiva ad Assisi, che si chiuderà il 31 ottobre 2011, presso il Museo del Tesoro della Basilica Papale del Sacro Convento di Assisi. Quest’ultima tappa costituisce l’epilogo dell’intero percorso espositivo e ne riassume e sottolinea tutti i significati che lo hanno promosso. Proprio ad Assisi infatti, in questo mese d’ottobre, il giorno 27, avrà luogo la visita del Papa Benedetto XVI, in occasione della ricorrenza del venticinquesimo anno dalla visita di Papa Giovanni Paolo II nella città serafica (1986-2011).

“Nel periodo della piena maturità del pontificato di Giovanni Paolo II, Renzo Scopa – ha sottolineato il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi - ha realizzato l'opera “La luce dell'anima”, una “tecnica mista su tavola” nella quale è fissato il momento culminante dell'azione apostolica di Karol Wojtila e si prefigura quel valore ecumenico di una rinnovata pastorale che per infinite generazioni è destinata ad essere il seme del rapporto fra la Chiesa, l'umanità, il mondo e l'universo. Proprio per questa sua spiritualità non statica né dogmatica, ma aperta al confronto e intrisa del senso del sacrifico, l'opera di Scopa è particolarmente convincente dentro e fuori lo specifico “credo” religioso; essa è in grado di rivolgersi a quanti, attraverso la figura del pontefice “venuto da lontano”, si sono rimessi e si rimettono in cammino. L'operazione culturale che ha saputo mettere in cammino l'opera di Scopa in tre diverse situazioni espositive è particolarmente interessante e merita tutto il consenso che la Provincia di Perugia ha espresso al suo riguardo”.

“Sull’onda ancora fluttuante del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, tenutosi nella Metropolia di Ancona-Osimo (3-11 settembre 2011), la Direzione del Museo-Tesoro della Basilica francescana – ha sottolineato Padre Luigi Marioli Direttore del Museo-Tesoro della Basilica di San Francesco in Assisi - è lieta di presentare al pubblico un’opera particolarmente originale ed espressiva dell’artista Renzo Scopa (1933-1997), evocante il mistero doloroso/glorioso del “devisceratus Christi amor”.
 

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