(AVInews) – Perugia, 9 lug. – “I dati forniti dall’Ires Cgil dell’Umbria relativi alla prima parte del 2019 confermano che l’economia regionale non dà segni di uscita dalla crisi. Un declino economico confermato da tre indicatori: aumento della disoccupazione, contrazione delle esportazioni, calo dei consumi”. Questo il commento dell’esponente dell’associazione culturale UmbriaLeft Stefano Vinti. I numeri che emergono dall’analisi pubblicata dall’Istituto di ricerche economiche e sociali parlano chiaro. Nel primo trimestre dell’anno la disoccupazione ha toccato quota 10,4 per cento, con un aumento dell’1,2 per cento rispetto al 2018. In aumento la disoccupazione giovanile, che passa dal 30,8 per cento del 2017 al 31,1 per cento del 2018. Le esportazioni passano da un +13,6 per cento del terzo trimestre 2018 a un più modesto +1,3 per cento del primo trimestre 2019. I consumi registrano un calo del 2,2 per cento, inferiori dell’11 per cento rispetto alla media nazionale. “Anche questi dati – continua Vinti – confermano uno stato di stagnazione e recessione dell’economia umbra molto preoccupante e duraturo nel tempo. Occorre una svolta radicale e alternativa nelle politiche economiche e industriali, in quelle attive del lavoro e nel sostegno al reddito delle famiglie, se si vuole tentare di porre fine ad un declino regionale causato dalle politiche di austerità imposte dall’Europa e da quelle liberiste degli ultimi governi Pd e gialloverde”.

Condividi