Nel giorno in cui i nuovi casi di Covid-19 sono aumentati di 629 (dato più rispetto al 23 maggio scorso), ieri 15 agosto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato un'intervista al Tg1: "I dati di questi ultimi giorni non possono non preoccupare, anche se sono inferiori a quelli riscontrati in altri paesi europei. Non possiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti dai cittadini". 

"Stiamo lavorando incessantemente - ha affermato Speranza -, per la riapertura delle scuole, a metà settembre, in presenza e in tutta sicurezza, è una priorità per il governo". Sempre sul punto della riapertura delle scuole il ministro della Salute ha annunciato un: "nuovo rapporto organico strutturato, costante tra sanità e scuola: non possiamo lasciare i nostri presidi da soli a gestire questa vicenda".

Speranza, nel corso dell'intervista, a proposito del vaccino ha auspicato che "sia disponibile nel più breve tempo possibile". Infine, il ministro della Salute ha rivolto un appello ai giovani: "Capisco che c’è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown, ma se contagiano genitori o nonni rischiano i produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani".

 

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