TERNI– Il consiglio comunale ha approvato stamattina la delibera proposta dalla Giunta e illustrata dall’assessore Fabrizio Dominici sul perfezionamento dei titoli di godimento per l’utilizzo dei locali di proprietà comunale da parte di Farmacia Terni srl. L’atto ha avuto 18 voti a favore, 5 contrari e 6 astensioni.

Nel presentare la proposta di delibera l’assessore Fabrizio Dominici ha fatto notare che l’amministrazione comunale “sta cercando di portare un po’ d’ordine nel rispetto delle regole, nel caos amministrativo che si è sviluppato quanto meno nell’ultimo periodo. Laddove non c’è un titolo – ha sottolineato – chi utilizza quei fabbricati lo deve fare rispettando le norme”.

Per le minoranza, Vladimiro Orsini (Pd) ha parlato di “una delibera incerta per gli introiti del bilancio del Comune con tutte le conseguenze del caso”. Anche per Paolo Angeletti (Terni Immagina) “la situazione non è chiara: nell’atto è stata stabilita una quota d’affitto? E a che titolo?”. Per Alessandro Gentiletti (Senso Civico) “la delibera ha un deficit anche tecnico, manca un parere terzo, di terzietà che disciplini i rapporti privati e pubblici. Il pubblico non può disporre unilateralmente del contratto”. “L’amministrazione – ha aggiunto -  tenta di scaricare i suoi debiti nelle società in house o partecipate. Non si tratta di una buona politica perché manifesta la volontà di esternalizzare i propri servizi”. Per Francesco Filipponi, “ci sono dubbi sulla possibilità di incassare questi soldi”.

Per la maggioranza Orlando Masselli (FdI) ha detto invece che “la Giunta sta cercando di mettere ordine nei conti”, mentre secondo Leonardo Bordoni (Lega) “non possiamo non mettere a reddito il valore che le farmacie realmente hanno, poi vedremo cosa succederà. Quindi siamo obbligati a votare una delibera che pone a reddito beni del Comune utilizzati senza pagamento di un canone”. Anche per Lucia Dominici (FI) occorre mettere a reddito tutti gli immobili del Comune, mentre Luca Simonetti (M5S) ha annunciato l’astensione del proprio gruppo consiliare. 

Cristiano Ceccotti (Lega) ha fatto notare che ”l’atto prevede di raggiungere un equilibrio finanziario attraverso una serie di trasformazioni sia per le entrate che per le uscite, per questo – ha detto - la Lega è favorevole”.

 

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