“L'importante pronunciamento del Consiglio regionale sull'acqua come bene pubblico, e non solo, insegna una cosa fondamentale: soltanto un'azione sapiente e determinata dentro le istituzioni riesce a centrare obiettivi concreti. L'Italia dei Valori, con la sua buona politica, è stata motrice di questa battaglia e oggi vede riconosciuti i suoi sforzi insieme all'insostituibile lavoro dei comitati, da anni impegnati su questo fronte”.

Paolo Brutti, segretario regionale Idv, commenta con soddisfazione l'esito del Consiglio Regionale il quale ha stabilito che l'acqua potabile costituisce un diritto fondamentale dell'individuo e che quindi va liberata da ogni pratica di speculazione economica.

“Dopo aver arginato e forse archiviato l'ipotesi di costruire un nuovo inceneritore, dopo le testarde battaglie che hanno limitato il rischio di degrado ambientale e socioeconomico dell'Umbria, questo nuovo risultato mette in evidenza l'insostituibile opera dell'Italia dei Valori. Oggi, grazie anche al nostro incessante stimolo, si è giunti a mettere nero su bianco l'obiettivo “rifiuti zero”, l'eliminazione di qualsiasi rimborso o integrazione ai futuri dirigenti dell'Auri, l'adeguamento ai parametri europei nell'affidare il servizio di raccolta e tutti gli altri più importanti servizi pubblici locali”.

“Per ottenere questi risultati - insiste Brutti - non servono facili proclami battaglieri che alla fine si rivelano inutili per i cittadini, ma tenacia, competenza e onestà politica.

Queste decisioni rilanciano l'Umbria nel ruolo, un tempo abituale, di capofila delle politiche all'avanguardia. La battaglia, ovviamente, continua ma la decisione maturata oggi è una solida base per fare in modo che l'Italia intera segua il nostro esempio, riuscendo a centrare effettivamente la sospensione del 7 per cento in bolletta, sancita dal referendum”.

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