Sono in programma domani pomeriggio, 21 maggio, le due assemblee straordinarie delle imprese associate a Confindustria Perugia e Confindustria Terni. I Soci saranno chiamati ad approvare la nascita di un unico organismo associativo regionale, Confindustria Umbria (1500 imprese, 55mila dipendenti).  

Il Progetto di fusione delle Associazioni di Perugia e Terni in Confindustria Umbria rappresenta una tappa importante per la vita di Confindustria e per accrescere la capacità di esercitare l’azione di rappresentanza sulla base di una visione unitaria del territorio. Questo percorso – cominciato qualche anno fa e portato ora alla decisione dei Soci – ha l’obiettivo di far compiere un salto di qualità al sistema in termini di capacità propositiva e di autorevolezza nel confronto con le istituzioni locali.

Oltre a ciò, la regionalizzazione si propone di concentrare i servizi, che meglio si prestano a essere prodotti a livello regionale, e di ottimizzare i costi elevando gli standard qualitativi dei servizi stessi, in modo da rispondere meglio alle esigenze delle imprese associate che – soprattutto in questo momento – devono avere al proprio fianco una Associazione sempre più efficiente.

Le Assemblee si svolgeranno in contemporanea, in forma privata riservata alle aziende associate, nelle sedi delle due Associazioni: in via Palermo a Perugia e in zona Fiori a Terni a partire dalle 15.30 di martedì 21 maggio.

"L’operazione – spiegano i presidenti di Perugia e Terni Ernesto Cesaretti e Umbro Bernardini – va nel senso indicato dalla riforma nazionale di Confindustria, attualmente allo studio della commissione guidata da Carlo Pesenti, il quale ha ribadito, proprio alcuni giorni fa, la necessità che la Confindustria del futuro sia agile, flessibile, meno costosa, più vicina alle esigenze degli associati, sia per servizi offerti che per presenza sul territorio. Una vera ”interfaccia dell'azienda”. In grado di assicurare una rappresentanza
civile e culturale. Noi dobbiamo essere in grado di dare un esempio. Questa nostra scelta vuole essere un atto di responsabilità e di capacità di cambiamento guardando al futuro e non al passato. Come imprenditori vogliamo dimostrare di saper fare e di poter fare".

 

Condividi