Pil procapite e consumi indietro di 15anni. Questo è l'allarme lanciato da Confcommercio nel giorno dell'assemblea annuale. L'associazione avverte: un aumento dell'Iva "sarebbe la 'Caporetto' delle famiglie, delle imprese, del lavoro".

Nel 2012, secondo le stime dell'Ufficio Studi, il Pil procapite torna ai livelli del 1999. I consumi procapite tornano ai livelli del 1998: un balzo all'indietro di quasi 15 anni!", ha affermato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli nel corso della sua relazione. A questo inoltre va aggiunto l'allargamento del "divario tra Nord e Sud, dove fioccano chiusure di imprese e fallimenti, dove cresce soltanto la disoccupazione. Questo, purtroppo è il "bollettino di guerra" della recessione, una guerra che miete le sue vittime". L'aumento dell'Iva, ha aggiunto, "sarebbe la 'Caporetto' delle famiglie, delle imprese, del lavoro". "Un punto è assolutamente certo - ha proseguito - dati i margini di manovra disponibili, vi sono le condizioni per realizzare economie di spesa, che consentano di bloccare, per l'ultimo trimestre di quest'anno, l'aumento programmato delle aliquote Iva".

Secondo Sangalli "gli aumenti Iva rischiano, tra il 2011 e il 2014, di tradursi in minori consumi reali per circa 38 miliardi di euro". Sangalli ha inoltre spiegato che le manovre correttive, necessarie per evitare una "deriva greca", hanno provocato una crescita della pressione fiscale che "oltrepassa, gia' per l'anno in corso, il 45% del Pil" con "effetti recessivi sono pesanti". "Occorreva - ha spiegato - reagire tempestivamente ad uno scenario da 'deriva greca'".

Il presidente di Confcommercio ha poi chiesto che la riduzione della pressione fiscale passi attraverso la lotta all'evasione e una riduzione della spesa pubblica, sia un "impegno costituente".
All'assemblea è intervenuto anche Corrado Passera, il Ministro dello Sviluppo economico, che ha assicurato: nei sei mesi che il governo ha davanti si impegnerà "al massimo" nella "sfida" della crescita e dell'occupazione. "Sono passati solo sei mesi da quando ci è stato dato questo incarico - ha sottolineato Passera - di cose ne sono state fatte. Dobbiamo usare al massimo i sei mesi che abbiamo davanti perche' le cose si possano toccare fino in fondo, dobbiamo impegnarci perche' la sfida piu' importante e' quella della crescita e dell'occupazione".
Infine il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio dicendo che "per superare le attuali difficolta' della nostra economia e' necessaria la mobilitazione di tutte le energie imprenditoriali del Paese".

Fonte: controlacrisi.org

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