PERUGIA - E’ stato approvato con voto unanime dalla Commissione Consiliare Cultura del Comune di Perugia l’ordine del giorno presentato dal consigliere Nicola Mariuccini (PD) avente ad oggetto “Colombo Manuelli, “Per Gramsci 1989”. Interventi di consolidamento dell’opera”.

 

L’ordine del giorno, stante la ricorrenza del 27 aprile, giorno della morte di Antonio Gramsci, evidenzia come l’amministrazione comunale può cogliere l’occasione per intervenire, prendersi cura e valorizzare l’opera “Per Gramsci 1989” dell’artista Colombo Manuelli, sita in zona Fontivegge accanto alla ciminiera della ex Perugina.

 

Colombo Manuelli, vive e lavora a Perugia, ma il suo lavoro ha ricevuto consensi a livello nazionale ed internazionale attraverso riconoscimenti ed esposizioni nell’ambito di manifestazioni di indiscusso rilievo. La sua opera vive a stretto contatto con la quotidianità e il sociale e spesso, attraverso l’uso di oggetti e immagini, sottolinea la dimensione di un pensiero che prende forma fino addirittura a sostenerla nel suo concretizzarsi.

 

“Per Gramsci 1989”, che con le sue undici file di pietra rappresenta gli anni di prigionia dell’intellettuale sardo, è un’istallazione che non si sottrae alla necessità di appartenere al contesto culturale in cui viene inserita, spesso ben più vasto dei confini entro i quali si vorrebbe costringere l’arte.

 

E’ un’opera che con la sua unica fessura resta a tutto oggi immutabile nella rappresentazione del “pensiero che non si arresta”, ma che, attraverso la metafora gramsciana della “connessione sentimentale”, è in continua evoluzione e si lega alle trasformazioni urbane passate e future della città di Perugia; esattamente come il rapporto tra governanti e governati, tra intellettuali e popolo-nazione, dovrebbe evolversi fino a raggiungere quella comprensione che è sapere, che è vero spirito di rappresentanza dato dall’adesione organica al sentimento-passione.

 

Tutto questo rappresenta “Per Gramsci 1989”: un’opera interessata oggi da problematiche legate alla stabilità della prima fila di pietre e probabilmente ai più sconosciuta nel suo profondo significato. Per questi motivi, in un momento storico in cui la condivisione con  la comunità cittadina è un sentimento prioritario, l’ordine del  giorno chiede di intervenire per evitare il rischio di decadimento dell’opera e di corredare la stessa con una targa che ne espliciti le fondamentali caratteristiche.

Condividi