Città della Pieve/ Il “piede di porco” delle primarie ha disgregato la Città
CITTA’ DELLA PIEVE - Questa volta la comunicazione non riguarda una scelta dell’Amministrazione comunale, un intervento del Sindaco o l’annuncio di un evento culturale nell’accogliente città del Perugino.
Oggetto della comunicazione di oggi sono le dimissioni dal lavoro della sottoscritta, autrice di tutti i testi che, nel corso degli ultimi due anni, avete puntualmente ricevuto dall’Ufficio Segreteria del Sindaco di Città della Pieve. Riccardo Manganello, eletto nel 2009, mi aveva assunta a novembre 2011, alle sue dirette dipendenze. Apprezzandone l’operato e gli indirizzi di governo, io stessa gli avevo offerto la mia collaborazione, per favorire diffusione e valorizzazione dei mille aspetti dell’identità della Città, del suo patrimonio artistico e culturale, delle tante manifestazioni, frutto anche dell’intensa vita associativa e, naturalmente, delle scelte e degli indirizzi innovativi e coraggiosi della giovane giunta guidata dal nuovo Sindaco. Riccardo Manganello ha accolto la mia proposta e da quel momento la sua Segreteria ha svolto anche la funzione di raccolta e divulgazione di informazioni provenienti dal vasto mondo associativo cittadino, dalle istituzioni locali, dai terzieri. Ho condiviso con il Sindaco ideali di coesione, di concordia e di solidarietà, guardando alla Città come ad una comunità, ad un variegato sistema di istanze, di sensibilità, di progetti e di obiettivi, riconducibili al fine comune della crescita collettiva sociale e culturale.
Oggi questa comunità non esiste più: le primarie del Pd, senza alcun confronto aperto sulle prospettive per il governo della città, hanno svuotato quell’identità comune per la quale ho lavorato in questi anni in piena sintonia con il Sindaco Manganello e la sua Giunta. Primarie discusse e discutibili che, piuttosto che come strumento di democrazia interna, sono state utilizzate come un piede di porco per scardinare una coalizione coesa e coerente e per violare quella comunione d’intenti che distingue una comunità da un aggregato urbano e che ha qualificato l’azione di governo del Sindaco in carica. Avverto un clima mai respirato prima, di disgregante mistificazione, dove la restaurazione viene maldestramente imbellettata per presentarsi come rinnovamento. Lavorare per questa città non m’interessa. Per questo ho dato le dimissioni anticipate dall’Ufficio Segreteria del Sindaco. A Riccardo Manganello rinnovo la più ampia e incondizionata stima e lo ringrazio per la fiducia che ha voluto riservarmi, della quale sono stata e resto onorata.
Vania Bartoccioni
Sabato
12/04/14
22:50
Ma come sigora Vania, non ha letto l 'Hashtag del Pd pievese, rivolto a quelli come Lei ed ai possibili alleati:@state sereni!
Domenica
13/04/14
13:27
Le primarie hanno disintegrato la città? Sembra piuttosto che abbiano restituito una speranza ad un paese che in questi 5 anni, governati da una coesissima coalizione, ha veramente conosciuto i suoi momenti più bui.
Purtroppo quando è la democrazia a decidere, sarebbe auspicabile saper accettare anche la sconfitta.
Domenica
13/04/14
18:32
Tranquilli, sara'uno dei primi comuni che andra'sparato a "riveder le Stelle".
Lunedì
14/04/14
15:28
Credo che le dimissioni di una persona che lavora,con contratto a termine, nella segreteria del sindaco dimissionario non sia in se una notizia di grosso rilievo, a Città della Pieve non ho sentito nessuno commentare come non ho veduto nessuno strapparsi le vesti.
Come Lei dottoressa,tanti, troppi ragazzi,bravi,impegnati, ma privi della zeppa giusta vengono dismessi dopo un periodo determinato di lavoro e purtroppo,grazie a Voi del pd che ora guidate il governo Pd + destra, sarà sempre peggio viste le normative sul contratto a termine e l'apprendistato.
Apprendo ,con sincero stupore, che Lei "apprezzandone l'operato e gli indirizzi di governo, ha offerto la sua collaborazione".
Sono certo di sbagliare,ho un'età e ultimamente non sto neppure tanto bene,ma mi pare di ricordare che il Moggio il giornale locale per il quale Ella scriveva era assai critico nei confronti dell'amministrazione e lo è stato ,appunto, fino all'autunno del 2011.
Quanto all'offerta di collaborazione possiamo ,semplicemente dire che di lavoro, regolarmente remunerato,si trattava non certo di una collaborazione volontaria e disinteressata.
Lei afferma:"Ho condiviso con il Sindaco ideali di coesione, di concordia e di solidarietà, guardando alla Città come ad una comunità, ad un variegato sistema di istanze, di sensibilità, di progetti e di obiettivi, riconducibili al fine comune della crescita collettiva sociale e culturale".
In un clima così idilliaco sembra assurdo che vi sia stato un'esito infausto delle primarie, se non fosse troppo azzardato ,si potrebbe affermare che i pievesi non capiscono, ma francamente non lo credo.
Il fatto che il dottor Manganello sia stato battuto in primarie che appaiono regolari non significa che la comunità sia distrutta, la comunità c'era prima che Egli facesse il Sindaco e ci sarà dopo.
Le primarie sono, e non lo dico io che le abborro e non vi ho partecipato, uno strumento di democrazia. Un punto, ormai, caratteristico del partito democratico da cui non si torna indietro (dicono autorevoli dirigenti pd).
Il segretario Renzi è stato eletto segretario attraverso primarie che si sono svolte con le medesime regole ( cioè la partecipazione al voto di cittadini non iscritti al partito )di cui all'art.9 che recita:
(Diritto e modalità di voto)
1. Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea regionale tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all’art. 2, comma 3 dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.(...)( dal regolamento quadro per l'elezione dei segretari e delle assemblee regionali).
Lo stesso dicasi per il Regolamento quadro per la selezione delle
candidature alle cariche istituzionali, che all'articolo 5 Elettori
afferma :
"1. Possono partecipare alle primarie le persone che alla data delle primarie abbiano compiuto il sedicesimo anno di età,, già registrate nell'Albo degli elettori del Partito democratico o che cittadine e cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti nel territorio comunale, provinciale o regionale, cittadine e cittadini
di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, iscritti e non iscritti al Partito Democratico dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito,di sostenerlo
alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori al momento del voto.
Se le primarie si sono svolte secondo queste regole,preesistenti alla loro indizione, non possono essere definite il "Piede di porco di una coalizione coesa ".
In questo modo si getta uno stigma, prima ancora che addosso al vincitore Scricciolo, sul partito e sulle regole che s'è dato.
E' leggittimo ritenere errata la regolamentazione di una consultazione,ma il rilievo deve essere fatto prima e non dopo.
Prescindendo da chi ha vinto le primarie e da chi vincerà la consultazione elettorale sono certo che la comunità, che preesisteva a Manganello,è a tutt'oggi viva, se dovessi fare un'osservazione circa il clima pesante che Ella respira direi che è il frutto della non accettazione del risultato.
Non accettazione che vi spinge a tradire l'impegno che è sotteso nella partecipazione ad una consultazione: si partecipa ,se si vince si procede se si perde ci si mette a disposizione del vincitore, sono le regole della democrazia e della partecipazione alla vita della comunità che è il partito. Con osservanza GS