CITTA’ DI CASTELLO - “Con l’importante e qualificata partecipazione del mondo agricolo, abbiamo avviato un lavoro di redazione del nuovo regolamento comunale per l’uso dei fitofarmaci dal quale, attraverso un confronto che nei prossimi mesi allargheremo al mondo ambientalista e ai cittadini interessati a dare il proprio contributo, scaturirà una nuova disciplina in materia pienamente condivisa dalla nostra comunità, rispettosa delle normative dell’Unione Europea recepite a livello nazionale e regionale, che tenga conto della specificità territoriale di Città di Castello e permetta di abbinare alla salvaguardare della salute e del territorio la tutela delle attività imprenditoriali che operano nel rispetto delle regole”. L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti sintetizza così l’esito dei lavori della prima commissione “Programmazione Economica”, che, dopo l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale dell’ordine del giorno firmato dai consiglieri del Pd Gaetano Zucchini e Francesca Mencagli per l’adozione di un regolamento aggiornato  sull'uso dei prodotti fitosanitari, si è riunita giovedì 19 gennaio per una prima ricognizione della situazione, cui seguiranno ulteriori tappe funzionali alla definizione del documento finale.

Alla presenza degli esponenti della Confederazione Italiana Agricoltori, di Confagricoltura e di Coldiretti e di una rappresentanza di esperti e coltivatori, che hanno dato la propria disponibilità a collaborare alla redazione della nuova regolamentazione sottolineando come gli addetti ai lavori già operino nel pieno rispetto delle normative vigenti, i componenti della commissione hanno inquadrato gli obiettivi e le esigenze di un confronto che prenderà a riferimento la disciplina in materia già redatta a Citerna per definire indirizzi rispettosi delle peculiarità territoriali e agricole di Città di Castello. Introdotto dal presidente Giovanni Procelli (Pd), che ha sottolineato l’importante condivisione politica con cui l’argomento è approdato in commissione, l’assessore Massetti ha ricordato insieme all’assessore Luca Secondi come il Comune di Città di Castello già disponga di un regolamento sull’uso dei fitofarmaci che risale al 2005 e deve, quindi, essere aggiornato alle normative entrate in vigore a partire dal 2014.

“L’ottica è quella di contemperare il benessere delle persone con la garanzia dell’attività degli agricoltori, oggi molto più consapevole e attenta di un tempo sotto il profilo dell’utilizzo di prodotti fitosanitari che rispondono a un rigido controllo del Ministero competente e sono molto più evoluti dal punto di vista chimico – ha sostenuto Secondi – senza fare demagogia e senza contrapporre diritto al lavoro e diritto alla salute”. L’intenzione di dare voce agli addetti ai lavori e a tutte le sensibilità cittadine è stata sottolineata dai consiglieri Zucchini e Mencagli (Pd), che hanno ribadito come “la definizione della nuova regolamentazione, che potrebbe estendersi in modo uniforme a tutta la vallata, non risponda a intenti coercitivi o punitivi, ma alla volontà di tutelare l’attività dei produttori, valorizzando l’approccio etico con cui viene coltivata la terra nel nostro comune e rimuovendo i pregiudizi, e di salvaguardare le legittime istanze dei cittadini sul versante della tutela della salute e dell’ambiente”.

Il consigliere Vincenzo Bucci (Castello Cambia) ha auspicato la ricerca della “massima condivisione nella definizione degli indirizzi in considerazione della delicatezza della materia” e ha sottolineato l’importanza “plasmare la regolamentazione comunale sulle esigenze e sulle prerogative del territorio tifernate”, mentre il consigliere Marco Gasperi(M5S) ha indicato la necessità di “accompagnare ogni disposizione con un’analisi dei costi puntuale per evitare di compromettere la situazione economica degli agricoltori”  con misure che rendano ancora più onerosa l’attività nei campi”.

Al consigliere Riccardo Augusto Marchetti(Lega Nord), che ha chiesto di “riservare la  massima attenzione all’utilizzo dei fitofarmaci in certi contesti urbani, vicino alle abitazioni o alle scuole, in considerazione dei record negativi per l’incidenza di alcune patologie in Alta Valle del Tevere”, ha fatto seguito l’intervento del consigliere Vincenzo Tofanelli (Pd), che ha puntualizzato come oggi l’agricoltura venga pratica “con standard moderni, che tutelano più di un tempo, sia gli addetti che la salute pubblica”, mentre il consigliere Nicola Morini (Tiferno Insieme) ha giudicato indispensabile “capire gli effettivi margini di manovra per redigere un regolamento che sia specchio delle specificità del territorio, puntando più sulla sostanza e meno sulla burocratizzazione”.

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