“A scuola senza paura dello spread”: è questo il messaggio che il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l’assessore alle Politiche scolastiche Mauro Alcherigi rivolgono ai tifernati che mercoledì 12 settembre torneranno in aula. “Avere fiducia nella scuola significa dare fiducia al futuro: per questo, nonostante la salute dei conti pubblici continui a chiedere tagli non indolori in tutti i settori dell’attività amministrativa, abbiamo salvaguardato la scuola, riservando circa due milioni e mezzo di euro al mantenimento dei servizi, soprattutto in ordine agli utenti disabili”. Sindaco ed assessore hanno iniziato ad incontrare il mondo della scuola fin da questa mattina (lunedì 10 settembre) partecipando alla cerimonia di ingresso della scuola media “G.Pascoli”. Mercoledì 12 settembre saranno insieme ai ragazzi della scuola elementare di San Pio e di La Tina quindi si sposteranno presso il liceo “Plinio il giovane” per concludere a Trestina.

 

In programma i due amministratori hanno un incontro con gli studenti del polo tecnico “Franchetti-Salviani”, del polo professionale “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” e con i bambini della scuola materna di Piosina. “Vogliamo che la scuola, ad ogni livello, avverta l’attenzione con cui l’Amministrazione comunale segue le dinamiche di un elemento strategico nel determinare il futuro del nostro paese e spesso dei singoli destini. La scuola - aggiungono Bacchetta ed Alcherigi - rimane un tassello fondamentale per la costruzione dei cittadini di domani, ai quali abbiamo il dovere di assicurare un ambiente equilibrato e calibrato sui loro bisogni educativi. Accanto alle misure concrete nell’ambito dei trasporti e delle manutenzioni, entrare in contatto diretto con i protagonisti della vita della scuola è un modo per ribadire la vicinanza delle istituzioni a chi ha fatto della formazione il proprio mestiere e per confermare l’impegno sul fronte del diritto all’istruzione e allo studio. L’intervento compiuto sulla rete scolastica ha infatti creato le condizioni per un assetto stabile, in cui docenti e studenti possano lavorare con la sicurezza della stabilità e dimensioni adeguate ad una programmazione di ampio respi-ro”.

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