CITTA’ DI CASTELLO - “Parlando di cultura a Città di Castello un elemento importante sebbene ancora sullo sfondo” dichiara l’assessore al ramo Rossella Cestini, stilando un bilancio del 2010 “è l’apertura della nuova biblioteca presso Palazzo Vitelli a San Giacomo. In vista di questo obiettivo, anche quest’anno, l’attività di promozione della lettura ha avuto molti percorsi rivolti ai bambini, in collaborazione con il Servizio Nidi, Associazione Medem e La Rondine.

In concomitanza con l’iniziativa nazionale “Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura” sono state promosse le apertura domenicali della Biblioteca rivolte ai bambini con letture e animazioni, mentre insieme alla libreria Paci La tifernate è stato ampliato il repertorio dedicato a questa fascia anagrafica, coinvolgendo nell’una e nell’altra iniziativa, oltre quattrocento bambini e famiglie.

Diretti alla conoscenza e valorizzazione del ricco patrimonio dell’Archivio storico comunale si sono tenuti approfondimenti sulla storia della scrittura e sulle tipologie documentarie, curati da Lorenzo Arcaleni e rivolti, nell’ambito de La città come libro, a 1614 studenti.

Per sensibilizzare le banche locali abbiamo promosso “Un credito di libri: la Banca in Biblioteca” per l’acquisto libri e materiali multimediali per la biblioteca comunale, soprattutto in previsione del trasferimento nella nuova sede. Molto vivace anche la rassegna di presentazione di libri, scritti da autori locali o relativi al territorio: da Paola Rondini e Luca Ciarabelli, da Luciano Vanni a Teodola Giornelli.

Nel 2010 ci sono state due donazioni: l’Archivio Fotografico Giuseppe Tacchini conservato presso la Biblioteca comunale, oggetto della frequentatissima mostra “Chi eno? Aiutaci a riconoscerli”, e l’enorme e prezioso patrimonio dell’archivio De Cesare, circa 10mila pezzi tra volumi e riviste, riconosciuto dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria di notevole interesso storico. Per l’ampiezza e l’interesse riteniamo quanto prima acquisirlo concretamente in vista di una collocazione adeguata all’importanza dei documenti che contiene negli ambienti già individuati della nuova biblioteca.

Se il patrimonio della Pinacoteca si è arricchito della donazione da parte di Francesco Giornelli del ritratto della madre dipinto da Alessandro Buschetti, la attività della seconda Galleria dell’Umbria è stata potenziata con Percorsi di inverno, che offre itinerari originali ed inediti alla scoperta dell’arte e della città, grazie al Poliedro che ne cura il programma.

Anche se siamo ancora ai primi appuntamenti, la stagione di prosa, per il secondo anno organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria, sta dando riscontri positivi. A stretto giro di posta avremmo ospite Maddalena Crippa con uno spettacolo tratto da testi di Luporini e Gaber. Intanto proseguono gli incontri nelle scuole con i protagonisti del cartellone 2010/2011, un’iniziativa che pensiamo serva a formare una cultura del teatro tra i giovani. Nella stessa direzione vanno gli spettacoli de La Domenica a teatro che coinvolgono i più piccoli per un pomeriggio all’insegna del divertimento e della recitazione. Completano il quadro balletto e lirica che confermiamo come appuntamenti annuali del Teatro degli Illuminati.

Città di Castello ha tra le sue caratteristiche la versatilità e l’ecletticità delle manifestazioni culturali specie se promosse insieme alle associazioni o ai soggetti del territorio: siamo reduci da una affollatissima Befana dei Vigili del fuoco che si è calata dalla torre civica, osservata da una folla di bambini e famiglie. Nel mese di gennaio e di febbraio, guarderemo alla memoria storica con le giornate dedicate all’Olocausto e alle Foibe.

Le piazze rappresentano un luogo comune della cultura cittadina: non a caso sono protagoniste di eventi dal grande richiamo come la festa di fine anno e l’Estate in città, 31 iniziative disseminate in tutto il comune per valorizzare talenti ed espressioni artistiche locali sulla base di un programma a cui ha collaborato anche la Consulta”.

“Tra gli appuntamenti dal carattere nazionale ormai consolidato, come il Festival delle Nazioni, voglio ricordare il Festival della Filosofia della scienza, che nonostante i tagli alla spesa abbiamo voluto confermare per l’alta qualità dei contenuti e perché riteniamo che la cultura debba essere sostenuta, in quanto volano di sviluppo, anche in momenti difficili.

Come chiusa simbolica all’anno appena concluso - conclude la Cestini - vorrei citare le manifestazioni rievocative della liberazione di Città di Castello, l’undici settembre del 1860: l’enorme successo di pubblico che ha accolto il corteo nei luoghi storici dell’entrata delle truppe piemontesi in città e dell’identità nazionale ha confermato il senso di appartenenza dei tifernati non solo a se stessi ma anche al Paese. In queste settimane stiamo preparando la mostra incentrata sul Risorgimento di Città di Castello che si svolgerà nell’anno dell’Unità d’Italia”.
 

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