TERNI - Esaminato e votato all'unanimità questa mattina dai consiglieri della 1° commissione lo schema di accordo di programma tra la Regione Umbria, il Comune di Terni e il Consorzio di bonifica Tevere Nera per la realizzazione della ciclovia lungo il fiume Nera nel tratto tra la Cascata delle Marmore e voc.Staino, fino alla connessione con il percorso ciclabile di via Centurini.

Con l’accordo la Regione, soggetto programmatore e finanziatore, si impegna ad assicurare la copertura finanziaria dell’opera, fino ad un massimo di 1 milione di euro, riservandosi di determinare l’ammontare esatto del contributo sulla base delle spese effettivamente sostenute dal Comune, soggetto beneficiario.

Il Comune di Terni da parte sua si impegna a svolgere una funzione di raccordo con il Consorzio, a cui spetta l’attuazione per competenza sull’ambito fluviale, al fine di armonizzare gli iter amministrativi necessari per la realizzazione della ciclovia e l’itinerario escursionistico trekking del Nera, razionalizzando l’uso delle risorse disponibili per soddisfare gli interessi pubblici sottesi alla valorizzazione dei collegamenti tra la Cascata e la città.

L’accordo, oltre ad indicare gli obblighi per ciascun soggetto coinvolto nel programma, definisce anche le modalità di erogazione del contributo regionale, quelle relative alla rendicontazione ed i tempi di attuazione, fissando il termine per il completamento dei lavori entro tre anni dalla stipula.

Il tecnico del Comune, in sede di relazione, ha sottolineato che "questi percorsi, la ciclovia e il trekking, rientrano in un progetto turistico di grande rilevanza rappresentando il primo itinerario interregionale sulle vie d’acqua che interessa 11 comuni, 2 regioni e 3 province. Entrambi i percorsi rappresenteranno la porta di accesso alla Cascata da Terni, con tutti gli effetti che questo comporterà dal punto di vista turistico, quindi stiamo già pensando all'ampliamento dell’area turistica.

Attualmente per la ciclovia è già possibile sviluppare tutta la progettazione esecutiva visto che la parte relativa allo studio di fattibilità è stata affrontata. Gli espropri non sono iniziati, sarà una fase complessa dato il numero e i vincoli relativi alle peculiarità idrogeologiche della zona, per questo è stato previsto il termine dei tre anni per il completamento dei lavori, un lasso di tempo apparentemente lungo, ma assolutamente coerente con la delicatezza dell’opera".

 

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