Di Ciuenlai

La prima domanda è d'obbligo - E' stata smacchiata o no l'Umbria Rossa? Direi di si, perchè una certa propensione al moderatismo liberista è venuta avanti in questi ultimi anni.

Le ragioni? E'un processo complesso fatto di elementi internazionali, nazionali e locali

Mi elenchi alcuni titoli - Beh il primo è la caduta del muro di Berlino e le sue conseguenze, il secondo, la tendenza, a sinistra, di non rifiutare e non combattere a fondo il pensiero unico liberista, che ha portato, sempre più, a ridurre i diritti collettivi e i servizi sociali. In una parola la carta di identità della sinistra. Un pensiero con il quale si è pensato erroneamente di convivere.

Invece che si sarebbe dovuto fare? Avremmo dovuto dare seguito al progetto Pds che prevedeva la ricerca di una nuova strada per la sinistra, sempre alternativa al liberismo partendo dai punti cardine, dell'eguaglianza, della redistribuzione del reddito e della socializzazione dei cosiddetti beni comuni..

Un nuovo socialismo? Lo chiami come le pare, una società più solidale.

E invece? E invece abbiamo privilegiato una specie di corsa all'omologazione nel sistema, cercando all'inizio di portare una mediazione tra i nostri valori e l'individualismo imperante, Ma non ci siamo riusciti.

E il risultato è stato il Pd di Renzi? Non lo so. Certo quel processo ci ha sbiancato e un bel po'.

Ricordo che lei, all'epoca della formazione del Pd era uno dei più dubbiosi all'interno del gruppo dirigente umbro dei Ds - Non mi ha mai pienamente convinto la fusione a freddo tra la nostra esperienza e quella cattolica. Si è fatto confusione tra i concetti di partito e di coalizione che sono cose molto diverse.

Ma venendo all'Umbria , tutto questo che cosa ha portato nel governo della sinistra nella nostra regione? Omologazione

Cioè? Io non credo, come sostiene Francesco Mandarini, che sia tutta colpa dei sistemi elettorali maggioritari. Hanno inciso ma è stato il processo di cui abbiamo parlato, che ha fatto dimenticare o reso secondari i nostri punti fermi.

E dove si è visto questo cambiamento? Dal cambio di linea sui beni comuni. Il pubblico non è stato più difeso come elemento qualificante delle amministrazioni di centrosinistra. Si è cominciato non solo a metterlo in discussione ma a privatizzare i servizi, mentre l'obbiettivo degli amministratori di sinistra è stato sempre quello di recuperare efficienza al pubblico, non di svenderlo ai privati, ritenuti, a priori e ingiustamente, più capaci.

Forse perchè questo era più congeniale al nuovo corso e al mantenimento di sistemi personali o oligarchici di governo ? No era solo più congeniale al cambiamento “di verso”. E questa è una delle cause che ha portato ad avere amministrazioni praticamente identiche.

Identiche in che? In tutto. Oggi distinguere tra centrodestra e centrosinistra è praticamente impossibile. Restando al tema, non esiste più il rosso, il bianco e il nero, c'è solo l'opaco, che è uguale per tutti.

Qualcuno però dirà che lei, essendo stato sindaco di Perugia, per 10 anni, non può sottrarsi da avere avuto qualche responsabilità in tutto questo? Non mi sottraggo, c'ero anch'io e , non essendo infallibile, ho sicuramente anch'io una fetta di responsabilità. Comunque io sono ritenuto “retrò, della vecchia guardia”, anche perchè mi sono opposto a Perugia alla privatizzazione delle farmacie comunali, degli asili nido, di parti del trasporto pubblico e di altro ancora.

Insomma è “tutta colpa di Boccali” - Magari fosse colpa di uno solo: E' colpa di questa ultimissima generazione di amministratori e di dirigenti della sinistra che questi problemi non se li pongono nemmeno. Del resto oggi non c'è alcuna differenza tra il sindaco Romizi di Perugia e un altro sindaco del centrosinistra. La gente non la percepisce più e il distacco dalle istituzioni aumenta pericolosamente.

Ma il primo a dare quella che lei chiama la svolta, è stato proprio il segretario del suo Partito Renzi, che ha incensato diverse volte in pubblico Romizi. Potrebbe essere lui il candidato del cosiddetto Partito della Nazione alle prossime elezioni? E perchè no. Del resto già oggi pezzi di ex centrosinistra fanno parte della sua Giunta. Basterebbe allargare. All'opposizione oggi a Perugia c'è solo la tradizione e la cultura politica della sinistra storica che, nel corso degli ultimi decenni, ha trasformato in meglio il capoluogo umbro.

la prima intervista su "Chi ha smacchiato l'Umbria Rossa" a Francesco Mandarini

http://www.umbrialeft.it/notizie/sono-stati-%E2%80%9C-nostri%E2%80%9D-0

 

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