PERUGIA - "Le popolazioni terremotate dell’Umbria, come quelle di Marche, Lazio e Abruzzo, non possono più aspettare, la ricostruzione deve partire e deve farlo in piena trasparenza e legalità. Per questo il prossimo 28 maggio saremo a Roma, in piazza Montecitorio, a portare la voce dell’Umbria e della Valnerina nella manifestazione dei sindacati edili sotto il Parlamento contro il cosiddetto decreto sblocca cantieri, che in realtà è un regalo vero e proprio a caporali e imprenditori senza scrupoli”. Ad affermarlo in una nota sono Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia, e Augusto Paolucci, segretario generale della Fillea Cgil dell’Umbria.

“Ci sentiamo di sottoscrivere in pieno l’appello del presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti - continuano Ciavaglia e Paolucci - che ribadisce la necessità di rendere operative le ordinanze e di dare attuazione alle procedure concordare, trasformando i fondi stanziati in interventi concreti. In tutte le zone colpite dal sisma, infatti, la ricostruzione è bloccata e, come ha sottolineato il nostro segretario generale Maurizio Landini dopo la sua visita nei territori colpiti, se non riparte la ricostruzione non si crea lavoro, con la conseguenza di un ulteriore spopolamento in zone già in difficoltà anche prima del sisma”.

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