PERUGIA - Pubblico è Futuro, basta con l'accanimento del Governo contro il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le pubbliche amministrazioni e il sistema della formazione. Per questo la CGIL Nazionale, la FP CGIL e la FLC CGIL invitano tutti e tutte a scendere in piazza a Roma, sabato 8 ottobre alle ore 14 in Piazza della Repubblica.

Anna educatrice in una scuola materna, Daniela infermiera, Corrado agente di polizia locale, Cinzia impiegata statale, Giulio maestro elementare, Damiano ricercatore, Adele insegnante di sostegno. Sono solo alcuni dei tantissimi lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza che, sabato 8 ottobre, parteciperanno alla manifestazione promossa dalla CGIL Nazionale, dalla FP CGIL e dalla FLC CGIL. Il corteo, il cui concentramento è previsto alle ore 14 in Piazza della Repubblica, sfilerà per le vie della Capitale fino a raggiungere Piazza del Popolo, dove interverrà il leader della CGIL, Susanna Camusso, insieme ai Segretari Generali della FP CGIL e FLC CGIL, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo.

Il futuro del Paese risiede nei servizi pubblici di qualità: dalla scuola, all'università, alla ricerca, alla sanità, alla sicurezza, ai trasporti. Per questo, come hanno riferito oggi i promotori della manifestazione, nel corso della Conferenza stampa di presentazione della mobilitazione, lo slogan dell'8 ottobre sarà: 'Pubblico è Futuro'. Il Governo, afferma la CGIL, la FP CGIL e la FLC CGIL, continua ad accanirsi contro il lavoro pubblico, contro le pubbliche amministrazioni, contro il sistema della conoscenza e i servizi pubblici. Questo accanimento, confermato dalle ultime manovre finanziarie, avverte la CGIL, avrà forti ripercussioni sia sull'occupazione che sui diritti dei cittadini. In particolare, secondo alcune cifre diffuse dalla FP e FLC CGIL, nel 2011 sono stati tagliati 200milioni alla giustizia; 400milioni verranno tagliati all'università nel 2012; 20miliardi per le agevolazioni fiscali ed assistenziali; nel 2014 i finanziamenti per il settore pubblico si ridurranno di 60miliardi di euro.

I tagli al pubblico impiego significano “più tasse per i cittadini, meno servizi per tutti e soprattutto per i più deboli, ulteriore depressione per l'economia del paese, poichè gli enti locali sono tra i principali investitori italiani”. E' quanto ha affermato Fulvio Fammoni, Segretario Confederale CGIL, nel corso della conferenza stampa. “Di fronte ad un continuo accanimento del Governo verso il lavoro pubblico e precario, la CGIL - ha proseguito Fammoni - non ci sta, e per questo, prosegue la sua iniziativa di mobilitazione, sabato in piazza accanto ai lavoratori del pubblico impiego, il 28 ottobre con i pensionati italiani e tra fine novembre e inizio dicembre di nuovo in piazza a difesa dell'occupazione”.

“I lavoratori della conoscenza - dichiara Domenico Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL - saranno l'8 ottobre in piazza per rivendicare l'orgoglio di essere lavoratori pubblici e rivendicare il ruolo determinante che hanno nel garantire al Paese servizi di qualità, un welfare che assicuri i diritti di cittadinanza, e nel garantire attraverso la formazione un futuro alle nuove generazioni”. “Saremo in piazza - ha concluso Pantaleo - per un Paese più libero, più uguale, nel quale ci sia giustizia sociale”.

La manifestazione 'Pubblico è Futuro' rappresenterà, inoltre, un momento importante per l'avvio della campagna per il rinnovo delle RSU nel pubblico impiego. Secondo Rossana Dettori, Segretario Generale FP CGIL, infatti, la manifestazione di sabato 8 ottobre è stata proclamata “per difendere il diritto ad un contratto nazionale e il diritto ad un contratto integrativo di lavoro, per rivendicare condizioni lavorative dignitose”, ma anche per “riconquistare il diritto al voto - tra gli oltre 3milioni di lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza - e quindi eleggere democraticamente i nostri rappresentanti”, perchè, ha concluso Dettori “non siano eliminati gli spazi di democrazia”.

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