A Tarquinia gran finale tra applausi e commozione per il Certame cardarelliano. Si è conclusa la quarta edizione nazionale dedicata a Vincenzo Cardarelli, nativo di Tarquinia (protagonista della letteratura italiana dagli anni Venti del Novecento fino alla sua morte, avvenuta a Roma nel 1959) e il più grande poeta lirico italiano dopo Leopardi degli ultimi 200 anni. L’alloro e il primo premio è andato a Stefano Manza del liceo classico Telesio di Cosenza. Entusiasta la dirigente scolastica dell’IIS “Vincenzo Cardarelli”, Laura Piroli, e l’organizzatrice del Certame Manuela Nardella.

“Abbiamo passato tre giorni insieme scoprendo nuovi amici in ognuno di voi, abbiamo sentito la vostra emozione, sia negli interventi durante l’inaugurazione , sia per la prova affrontata venerdì, sia l’entusiasmo di oggi – ha detto Laura Piroli - Tre giorni forse sono pochi per farsi conoscere, ma ugualmente spero abbiate colto lo spirito che pervade ogni vostra attività e che possiate lasciarci con questa idea: ‘Il Cardarelli è una scuola interessante”.

“Quando vedo voi che ogni anno raggiungete Tarquinia – ha concluso Piroli – mi convinco sempre di più che i giovani sono una forza ed una potenza. Il mio augurio è di rivederci il prossimo anno”.

Un’onda di emozioni per gli studenti provenienti da tutta Italia in attesa di conoscere i vincitori della IV edizione, poi il noto giornalista Tv Osvaldo Bevilacqua, ospite d’eccezione del Certame, ha declamato i nomi dei premiati tra applausi e ovazioni. Il primo premio è stato vinto da Stefano Manza del liceo Telesio di Cosenza, consegnato da Mario Brutti, presidente della fondazione Carivit, sponsor del primo premio; secondo premio, sponsorizzato dall’associazione nazionale presidi del Lazio, a Sofia Avolio del liceo classico Albertelli di Roma; terzo posto per Francesco Casturà dell’IIT Montani di Fermo, consegnato da Antonio Silli, presidente del Lions Club Tarquinia, sponsor del premio.

L’accoglienza delle delegazioni è stata possibile grazie alla Cariciv. Le menzioni d’onore: il quarto posto a Chiara Citi del liceo Russoli di Cascina; quinto posto per Elena Canestro dell’IIS Canonica di Vetralla – Tuscania; sesto posto a pari merito a Giulia Chiommino del liceo scientifico Cannizzaro di Palermo e a Filippo Bassetti del liceo Sanzi L. Volta di Spoleto; il settimo posto a pari merito è andato ad Alessandro Castellani del liceo scientifico Sanzi Leonardo Volta di Spoleto; a Sarah Bordi dell’IIS Vincenzo Cardarelli di Tarquinia ed a Claudia Conforti del liceo classico Telesio di Cosenza.

Una giornata straordinaria quella di ieri contrassegnata, da interventi d’eccezione e di grande spessore culturale. A presentarli la dirigente dell’IIS Cardarelli Laura Piroli, coadiuvata da Manuela Nardella e dall’ex preside dell’IIS Cardarelli, Alessandro Parrella. Per il Comune di Tarquinia l’assessore alla cultura Martina Tosoni.

A svolgere le relazioni, invece Remo Castellini (ricercatore all’Università di Vienna), che ha parlato della presenza in Austria di Vincenzo Cardarelli; Simone Scataglini (direttore del Museo della Shoah organizzato dall’associazione Semi di Pace), che ha illustrato ‘La Ronda’, il famoso periodico letterario che Cardarelli diresse; Andrea Pellegrini (saggista e critico letterario), che ha presentato un suo saggio all’interno del quale si tratta anche sui rapporti non idillici tra Ungaretti e Cardarelli. La performance artistica di lettura di alcune liriche e prose cardarelliane è stata invece a cura dello scrittore De Pascalis, con musiche di Angelini.

I saluti dell’amministrazione comunale e del sindaco Pietro Mencarini sono arrivati dalla delegata alla Pubblica istruzione, Federica Guiducci, e come dal vicesindaco Martina Tosoni. Osvaldo Bevilacqua ha esortato, riprendendo la tematica delle “Riflessioni sul viaggiare” di Cardarelli di osare, di viaggiare, unico modo per comprendere la vita e il mondo, invitando i ragazzi in sala a tornare per visitare la Tuscia e la Maremma laziale. Ha poi raccontato aneddoti culinari e, non solo, su Cardarelli, per concludere: “Ma essenziale è lo studio: studiate, studiate!”.

La presentazione del libro di Romualdo Farinelli (edito dall’editore umbro Bertoni), che frequentò con assiduità il grande poeta, per lui figura di riferimento tanto da definirlo “il mio vate”

Una grande festa, quella del Certame cardarelliano, che si è conclusa ieri sera alla Società tarquiniense d’Arte e Storia (Stas) con un ultimo importante evento : la presentazione del libro di Romualdo Farinelli, “L’altalena”, pubblicato dall’editore umbro Bertoni.

Le relazioni sono state svolte da Giuseppe Castellini, giornalista; Jean Luc Bertoni, editore; Giovanni Paoletti, curatore del volume. Letture di Michetta Farinelli, figlia di Romualdo, regista e attrice teatrale. Per il Comune di Tarquinia presente la consigliera delegata all’Istruzione e Cultura, Federica Guiducci.

Romualdo Farinelli inizia come gestore di sale cinematografiche, divenendo responsabile dei cinema di tutto il nord-est d’Italia, ricoprendo quindi la carica di vice-presidente nazionale dell'Agis e presidente della Sezione Cinema d’Essai.
Oltre ad essere amico di registi, sceneggiatori e attori, grazie al suo lavoro e al suo carattere istrionico viene a contatto con famosi artisti e letterati tra cui Vincenzo Cardarelli, essendo peraltro assiduo frequentatore del Caffè Aragno.
La sua carriera di cinedistributore lo ha portato infine a Perugia, dove a 70 anni si è laureato presso la Facoltà di Lettere con una tesi sul poeta, suo amico, Vincenzo Cardarelli, e dove muore nell'agosto del 1985.
Il libro offre un interessante spaccato della sua rocambolesca vita e della sua amicizia con Cardarelli, con notizie inedite sul grande poeta.

 

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