di Andrea Fora.

In questi giorni diversi amici mi hanno scritto preoccupati per ciò che leggono sui siti d’informazione web e sui giornali in merito a ciò che si prospetta per le elezioni suppletive del collegio senatoriale della Tesei. Sembra che il risultato del 27 ottobre non abbia insegnato nulla a quanti, pur con diversi gradi di responsabilità, dovrebbero aver a cuore l’idea di proporre agli umbri una alternativa ad una nuova vittoria della Lega e della destra in Umbria.
Il PD si sta nuovamente avviluppando a riflessioni tutte interne e si rapporta con la scelta del candidato/a al senato nel chiuso di se stesso, dimenticandosi (?) che ad ottobre non ha raccolto neanche il consenso di 3 umbri su 10.
Il Movimento 5 Stelle leggo dal “blog ufficiale” che ha raccolto fino alle ore 12 del 16 gennaio le candidature da sottoporre a votazione degli iscritti al blog e dunque sembra avviarsi ad una corsa (persa in partenza) in solitaria.
Fino all’estate scorsa avrei potuto osservare tutto questo con rammarico da osservatore esterno, ma oggi credo che, per il ruolo assegnatomi dagli elettori, per il gruppo civico che rappresento in Regione, non possa esimermi dall’intervenire per provare ad impedire che si compia un esito che sembra scontato ma che in realtà può finire in maniera molto diversa.
La Lega alla fine imporrà il suo candidato ma trattandosi di elezioni suppletive con in ballo solo quel seggio, tanti elettori moderati e non, che il 27 ottobre hanno sostenuto la Tesei per il cambiamento, se saremo in grado di offrire una proposta larga, condivisa ed aperta potrebbero fare una scelta diversa anche in considerazione che chi eletto, dalla parte nostra potrebbe garantire una collaborazione positiva con il governo nazionale per i prossimi 3 anni.
Se vogliamo davvero provare a giocarci la partita del senato nel collegio (2) dobbiamo lanciare un appello a tutte le migliori energie dei 60 comuni interessati al voto, dai consiglieri comunali civici della zona, al mondo ambientalista, dai movimenti della sinistra che pure hanno creduto in un progetto di Umbria diversa che potesse cambiare senza declinare verso la Lega e la destra, dall’area socialista e riformista fino ovviamente al PD, al mondo del volontariato cattolico e sociale, fino al mondo imprenditoriale.

Siamo pronti a ragionare tutti insieme per una soluzione condivisa?

Lancio l’idea di una data per incontrarci, sabato 1 febbraio mattina e pomeriggio, il luogo scegliamolo insieme. Proviamoci!

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