La situazione della Centrale di Bastardo e la riorganizzazione della presenza dell’Enel in Umbria, sono  stati gli argomenti al centro di un incontro che si è tenuto stamani tra gli assessori regionali all’Ambiente, Silvano Rometti, e allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, e le Organizzazione sindacali. All’incontro erano presenti i rappresentanti delle segreterie regionali di “CGIL-CISL e UIL”, i rappresentanti delle categorie “FILCTEM-CGIL”, “FLAEI-CISL”, “UILTEC-UIL” e della “RSU” della centrale di Bastardo.

Nel corso dell’incontro i rappresentanti sindacali hanno espresso forte preoccupazione per il futuro del sito produttivo oggi completamente conforme alle normative di legge in materia ambientale, garantite dall’Autorizzazione Integrata Ambientale acquisita nel 2011. Preoccupazione che deriva dal fatto  che, ancora una volta, Enel sta attuando un forte ridimensionamento dei centri decisionali e di presenza sul territorio umbro e a causa della forte incertezza manifestata dalla multinazionale rispetto agli scenari industriali futuri dell’impianto che, di conseguenza, potrebbe mettere a rischio il mantenimento dei livelli occupazionali, all’incirca 80 unità, senza contare i posti di lavoro  dell’indotto. 

"La Regione – hanno riferito gli assessori Rometti e Riommi – sta seguendo puntualmente e da sempre la questione, costruendo un percorso che eviti di compromettere la funzionalità dell’impianto e i livelli occupazionali. La centrale di Bastardo infatti, ha un ruolo strategico per l’economia regionale e siamo consapevoli del fatto che l’Enel, malgrado il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, non ha ancora presentato, come richiesto dalla normativa, nessun piano di adeguamento. Ciò ha destato preoccupazione anche nelle istituzioni regionali e, non a caso, la Regione ha promosso la costituzione di un tavolo comune con Enel proprio per valutare un’eventuale ipotesi di riconversione della centrale stessa.

A conclusione della riunione, Regione e sindacati hanno confermato l’impegno di difendere la presenza di Enel e della centrale di Bastardo sul territorio umbro, scongiurando quindi la dismissione di una realtà industriale che ha dato molto al territorio e che potrà ancora dare molto in termini occupazionali ed economici.

Condividi