L’ Associazione Archeologica di Castiglione del Lago e del Trasimeno è nata per ricostruire, attraverso l’archeologia , la storia millenaria del territorio del Trasimeno.

Ci sono , sparse sul territorio, tracce evidenti degli insediamenti paleolitici, della civiltà Villanoviana e degli Etruschi e dei Romani che aspettano soltanto di essere portate alla conoscenza della gente del Trasimeno e diventare patrimonio culturale comune oltre che rappresentare una ulteriore occasione di attrazione turistica.

Tra queste una delle più importanti scoperte dell’inizio del secolo scorso fu la tomba etrusca in località Paradiso a metà strada tra Gioiella e Vaiano .

La scoperta avvenne durante la costruzione della strada di collegamento tra Villastrada e Pozzuolo.

L’ arch. Bruschetti della Soprintendenza Archeologica di Perugia ci ha spiegato che “La tomba ellenistica di località Paradiso di Vaiano, in comune di Castiglione del Lago, è una delle strutture architettoniche etrusche più interessanti del territorio; per le sue caratteristiche appartiene ad una serie di edifici diffusi con una certa ampiezza nell’Etruria interna settentrionale, ed in particolare nell’area di influenza chiusina e perugina. La scoperta della tomba avvenne nel gennaio 1908, all’interno della sepoltura vennero rinvenute due urne cinerarie in arenaria con coperchio recante iscrizioni in carattere etrusco, e due anfore, oltre a scarsi frammenti di corredo, dei quali si è persa ogni traccia.

La porta di accesso è formata da un lastrone in travertino, come il resto della struttura, in grado di ruotare e di garantire la chiusura e l’apertura. La camera, di forma quadrata (circa m.2 di lato), è formata da filari di blocchi di travertino accuratamente rifiniti, sui quali poggia una volta a botte.

La tomba è cronologicamente collocabile nell’ambito del II sec.a.C., un periodo in cui nel territorio chiusino, di cui quello di Vaiano faceva parte, si stava registrando una radicale evoluzione nella società, ormai avviata verso una piccola proprietà di tipo agrario, sostanzialmente uniforme e con poche gentes che si distinguevano rispetto alla massa: fra queste era probabilmente quella cui facevano capo i prute le cui ceneri erano deposte nella piccola tomba, che per il suo pregio architettonico era certamente di maggiore rilievo.

Dopo la scoperta vi fu un lungo periodo di sostanziale abbandono finché alla fine degli anni Sessanta del Novecento ebbe una buona sistemazione, con la costruzione di un solaio di copertura e una delimitazione con ingresso autonomo; purtroppo la mancanza di una continua manutenzione e soprattutto alcuni pesanti interventi realizzati nelle immediate adiacenze hanno provocato il distacco e la frana di parte del terreno che delimita il dromos (corridoio di accesso) della tomba, con il conseguente ingombro del dromos stesso e la sostanziale inaccessibilità della tomba.”

L’Associazione che ha operato fin dall’inizio per far “emergere” ed esporre i numerosi materiali rinvenuti nel corso degli anni e che, salvati dalla predazione, sono giacenti presso i magazzini della Soprintendenza Archeologica di Perugia o che ,rimasti sul territorio, aspettano di trovare la giusta collocazione e per definire itinerari attraverso i quali “scoprire” dove e come questi popoli hanno vissuto si pose, come primo obbiettivo, quello  di restituire alla fruibilità pubblica la TOMBA DI PARADISO ed è stato raggiunto grazie alla collaborazione di alcuni volontari  che durante l’estate scorsa hanno duramente lavorato per togliere qualche tonnellata di terra che si era accumulata a causa dei continui crolli.

Successivamente grazie all’ impegno della Amministrazione Comunale e della Soprintendenza Archeologica dell’ Umbria nella persona dell’ Arch. Bruschetti si è redatto il progetto di recupero e protezione dell’intera area e della tomba stessa che è stato realizzato e completato in modo da poter inaugurare la riapertura per il giorno 27 aprile alle ore 11,00.

La realizzazione della copertura , dell’impianto di illuminazione e della cartellonistica è stato possibile grazie al contributo di alcune associazioni (F.A.I. , circolo di Vaiano, Polisportiva di Villastrada e Ideando) e di privati che con materiali e lavoro hanno permesso il completamento dell’opera.

La prossima iniziativa riguarderà l’apertura dell’ ANTIQUARIUM all’interno di Palazzo della Corgna che è già in corso di realizzazione e che sarà inaugurato prima dell’inizio dell’ estate.

Interventi questi che ,insieme ad altri realizzati in altre realtà comunali da altre associazioni, danno il senso vero dell’ amore che la comunità che vive nel territorio comunale ha per il proprio patrimonio culturale, storico e archeologico che fa ben sperare per il futuro.

 

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