ROMA - Il Pg della Cassazione Riccardo Fuzio anticipa la sua uscita dalla magistratura: doveva restare in servizio sino al 20 novembre, lascerà tra una settimana, il 21 luglio. Lo fa con "rammarico", dopo aver constatato che "non sussistono le condizioni interne per garantire la piena funzionalità della Procura generale" della Cassazione.

La decisione é stata comunicata due giorni fa al Csm, al Ministero della Giustizia e ai colleghi della Procura generale.

"Ancora un atto per spirito di servizio per poi poter liberamente esprimere il proprio pensiero sulla intera vicenda", recita la nota diffusa dall'avvocato Grazia Volo per spiegare la la decisione del Pg della Cassazione di lasciare in anticipo la magistratura per essere venute meno le condizioni in grado di assicurare la piena funzionalità del suo ufficio.

"Solo così - aggiunge la nota - si affronterà il nodo della esclusiva titolarità della azione disciplinare".

"Ritengo necessario tutelare, con immediatezza, le delicate funzioni istituzionali affidate alla Procura Generale e la serena funzionalità dell'intero Ufficio senza recare al contempo pregiudizio alla necessità di difendermi, con piena libertà di azione e libero da ogni dovere istituzionale che mi deriva dalla carica, dalle ingiuste accuse che da più fronti in queste ultime settimane mi vengono mosse". Così Fuzio, interpellato dall'ANSA, ha poi meglio chiarito le ragioni della sua decisione.

 

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