di bnc
 

PERUGIA - ORE 20.01 - I Pm Sergio Sottani e Alessia Taverni, al termine della loro requisitoria, davanti al Gup del Tribunale di Perugia hanno confermato la richiesta di rinviare a giudizio di 19 tra funzionari pubblici, imprenditori e tecnici, e anche dei vertici amministrativi di 11 società; tutte coinvolti nell'inchiesta degli appalti per i Grandi Eventi per cui l'accusa avrebbe individuato una presunta cricca che in cambio di gare pilotate otteneva regali, immobili e prestazioni gratuite. L'udienza è stata rinviata a domani per la volta delle requisitorie delle difese. Tra le richieste di rinvio a giudizio spiccano i nomi di Angelo Balducci, Fabio de Santis, Mauro della Giovampaola e Claudio Rinaldi, l'imprenditore Diego Anemone e l'ex numero uno della protezione civile Guido Bertolaso. Sabato la decisione del Gup.
 

****************

PERUGIA – Nuova udienza preliminare davanti al Gip di Perugia a riguardo dell’inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi e sulla presunta “cricca” che ne gestiva assegnazioni in cambio di presunti favori e regalie da parte degli imprenditori coinvolti. In attesa della requisitoria dei Pm Sergio Sottani e Alessia Taverni che avverrà in serata – richiederanno il rinvio a giudizio di 19 indagati -, in aula sono presenti l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci e l'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis. Angelo Balducci ha ribadito, secondo il suo avvocato David Brunelli, la correttezza del suo operato in qualità di responsabile degli appalti pubblici. Allo stesso tempo ha confermato la sua amicizia con il costruttore Angelo Balducci – dispensatore secondo l’accusa di regalie e appartamenti per ottenere i lavori – al centro dell’inchiesta Grandi Appalti.
“Abbiamo dimostrato – ha spiegato l’avvocato Brunelli - la perfetta regolarità delle gare d'appalto di cui si parla nel capo di imputazione, e anche del suo ruolo nelle fasi di gestione degli appalti.

Tutto questo attraverso una produzioni documentale che i compensi corrisposti e le utilità di cui si parla sono stati corrisposti regolarmente. Della corruzione e delle presunte azioni a favore di Anemone non c’è rimasta praticamente nulla”. La vicinanza con Anemone, Balducci la liquidata ribadendo antichi rapporti di amicizia tra le famiglie” che in molti casi “hanno fatto pure dei viaggi insieme” tenendo sempre lontani e corretti i rapporti d’ufficio. Balducci avrebbe portato anche delle carte che dimostrano come i lavori di recupero di alcune sue abitazioni non furono fatte da Anemone in maniera gratuita e di “ringranziamento” ma “sono stati fatti da altri, pagati regolarmente in base a contratti con altre imprese”.

Lo stesso vale per la di Montepulciano. I lavori, secondo i Pm, erano una sorta di contropartita per gli appalti pilotati a favore di Anemone. Presente in aula anche l’ex numero uno della Protezione Civile, Guido Bertolaso che durante la pausa dell’udienza ha spiegato ai giornalisti: “Ho già fatto tre interrogatori lunghi, dettagliati e precisi nei quali, credo, ho chiarito tutto. Ora voglio ascoltare il Pm, cosa dice e quali accuse ha da rivolgermi ancora una volta. Ora ascolterà e poi replicherò”.

Guido Bertolaso ha risposto anche a riguardo dell'inchiesta sulle escort di Bari dove sarebbe coinvolto per alcuni incontri e frequentazioni: "C'è una volontà precisa di distruggere una  realtà  amata e apprezzata da tutti gli italiani che all'estero si è sempre fatta onore, dal sud-est asiatico all'uragano Katrina. la Protezione Civile italiana è diventata un esempio in tutto il mondo".
 

Condividi