di Arm.Alle.

 

PERUGIA - Ancora una settimana di tempo per decidere le sorti del Campo sportivo di Ponte della Pietra. Da un lato il comitato costituito dai cittadini che vuole difendere il campo e dall’altro la Curia che vuole a tutti costi la chiesa. E di mezzo c’è anche la Simp, la società edile che si sarebbe dovuta occupare della costruzione del nuovo edificio di culto e che chiede spiegazioni sullo stop di una settimana.

Si perché di una settimana si tratta, visto che ieri durante l’ultimo consiglio comunale è stato votato a maggioranza il rinvio della discussione accogliendo anche le istanze di alcuni consiglieri comunali che chiedevano di poter approfondire la questione prima di votare la pratica. Una settimana nella quale la Commissione urbanistica incontrerà il Comitato locale a difesa del campo sportivo e la Curia.

La bagarre continua, anche dopo che è sceso in campo il comitato di quartiere che ha raccolto la bellezza di oltre 500 firme e ha manifestato all’uscita della chiesa con volantini informando e sensibilizzando i fedeli su quanto grave possa essere perdere il campo di calcio di Ponte della Pietra, centro di aggregazione ormai da tanti anni.

“Di fatto – ricorda il comitato – se venisse approvata la variante al Prg del Comune, si priverebbe il quartiere del campo da calcio, tra i più storici di Perugia e unico in erba, e in cui ogni anno centinaia di bambini vengono tolti dalla strada e educati ai principi formativi dello sport. Il campo da calcio fa parte della nostra storia e rappresenta uno dei pochi, se non l’unico, punti d’aggregazione e sportivi del quartiere”.

Non solo il comitato a difesa del campo di calcio ma anche il consigliere comunale del Prc Emiliano Pampanelli ha espresso perplessità sulla realizzazione della nuova chiesa al posto del “campetto di quartiere”. Pampanelli ha più volte ribadito la sua contrarietà allo smantellamento della zona ricordando che bisogna “giungere ad una reale soluzione prima dell’approvazione della variante perché nel momento in cui si darà atto allo smantellamento dell’impianto sportivo per la costruzione della nuova chiesa, mentre la parrocchia avrà la possibilità di svolgere le proprie attività nel plesso già esistente, i ragazzi di Ponte della Pietra saranno privati del “loro” campo e non avranno più la possibilità di incontrarsi, socializzare e giocare al pallone chissà per quanto tempo”.

Accolta la richiesta del consigliere di Rifondazione, con un voto unanime che da un po’ di respiro alla zona e che fissa in una settimana il termine ultimo per prendere una decisione. Intanto il sindaco Boccali invita a trovare quanto prima una soluzione e avverte: “nessuna divisione, ma si decida. È necessario evitare un’azione che divida parrocchia e cittadini”. La settimana prossima, però, la pratica va votata perché contiene tante soluzioni importanti, come l'eliminazione di aree edificabili e la riclassificazione di altre.

 

Twitter: @ArmAlle

 

 

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