Da voci attendibili sembrerebbe che nei giorni scorsi ci sarebbe stato un incontro politico per la propaganda elettorale organizzato da Gesenu spa, concessionaria per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Todi, ed un candidato alle primarie del centrosinistra tuderte coinvolgento i dipendenti dell'azienda in orario di servizio e presso le strutture dei locali affidati all'azienda.
Se così fosse, si rafforza sempre più quello che da anni cerco di evidenziare e di far emergere e cioè come l'azienda Gesenu è fortemente politicizzata.
I dirigenti, invece di adoperarsi per diminuire i balzelli ai cittadini e quindi concentrarsi su possibili economie, concedono autorizzazioni del tutto fuori luogo considerando che la Gesenu esprime l'intera comunità e non può e non deve rispondere ad un colore politico.
Non solo.
La gravità dell'iniziativa è da ricondursi anche al fatto che i dipendenti sarebbero stati sottratti alle loro attività lavorative per scopi di carattere politico-elettorale, a danno naturalmente della collettività tutta.
In più sarebbe interessante indagare come sia avvenuto l'approccio da parte del candidato e dell'azienda verso i lavoratori stessi, perchè, non del tutto irreale, potrebbe affiorare l'ipotesi di eventuali elementi di mobbing proprio nei confronti di chi lavora all'interno della Gesenu.
Con un'interrogazione alla giunta regionale, sarà mia premura appurare e far luce sull'accaduto e coinvolgere gli uffici affinchè, a norma della convenzione che regola i rapporti con il Comune di Todi, si proceda alla quantificazione dell'eventuale danno e all'applicazione delle sanzioni nei confronti del concessionario. Se necessario presenterò persino un esposto alla Corte dei Conti per stabilire un possibile danno erariale.
Tuttavia, laddove tale iniziativa corrispondesse al vero, è da condannare su tutti i fronti.
Qualora le notizie fossero infondate, titengo comunque necessario smentire le stesse con fermezza da parte di Gesenu per utelare l'onorabilità della società interessata e dei suoi dipendenti.

Massimo Monni

 

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