PERUGIA - "Questi giorni e queste ore stanno portando la drammatica conferma delle valutazioni che la CGIL sta proponendo da oltre 3 anni: c’è una crisi strutturale in corso da cui si esce costruendo una risposta nuova, basata sulla redistribuzione della ricchezza e su scelte precise indirizzate verso la crescita e il lavoro. Il Governo in carica, dopo la 5° manovra realizzata, e con un'altra in corso, sta facendo esattamente l’opposto.
Questa crisi richiede risposte diverse, una nuova politica industriale e scelte che difendano il welfare, la coesione sociale e soprattutto puntino alla realizzazione di un piano per il lavoro". A dichiararlo è il segretario generale Cgil dell'Umbria Mario Bravi.

"L’Umbria  - continua Bravi - è fortemente colpita da quello che sta succedendo nel nostro Paese, lo dimostrano più elementi: il perimetro della crisi industriale che si allarga e il numero rilevante di lavoratori in cassa integrazione. Inoltre, le misure minacciate da questo Governo sui licenziamenti facili rischiano di peggiorare drammaticamente il dato occupazionale della nostra regione".

"Se le misure annunciate dal Governo venissero confermate -sottolinea Bravi - rischieremmo di perdere oltre 10mila posti di lavoro e di far aumentare del 2% il tasso di disoccupazione.
A questa situazione occorre reagire con un'auspicabile mobilitazione unitaria, approfondendo nel contempo i temi della crisi e quindi aggiornando l’analisi sul Paese e sulla Regione.
A questo obiettivo tende l’iniziativa che si svolgerà venerdì 4 novembre alle ore 16 a palazzo Donini di Perugia, nella quale verrà presentato il volume “Salari: il decennio perduto”, a cura di Megale, D’Aloia e Birindelli. Introdurrà l’evento Massimo Giulietti, segretario generale Fisac Cgil Umbria e interverranno poi: Agostino Megale, segretario generale Fisac Cgil, Catiuscia Marini, presidente Regione Umbria, Umbro Bernardini, presidente Confindustria Umbria, Massimo Paoli, economista, Francesco Tuccari, direttore Bps Spoleto, Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria".

"Durante l’iniziativa  - conclude il segretario della Cgil - verrà presentata la ricerca dell’Ires Cgil sull’andamento dei salari, che, come hanno dimostrato diversi studi effettuati a livello locale, viaggiano in Umbria su un livello del 9% inferiore alla media nazionale. Inoltre, avendo la nostra regione una struttura produttiva prevalentemente legata ai consumi interni, la sua economia risente in maniera fortissima della contrazione rilevante dei livelli salariali, come peraltro la ricerca dell’Ires e il libro di Megale, D’Aloia e Birindelli dimostrano.
Per tutti questi motivi l’incontro del 4 in un contesto come l’attuale assume una centralità ancora più rilevante".
 

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